S.Agostino.

Written By: bruno - Apr• 20•19

Mah!C’è di che scervellarsi,porsi mille domande ed essere infastiditi da mille propositi.Ad esempio,il gestore della chiesa di S.Agostino,dichiara che ha cominciato ad avere e chiedere la collaborazione,non solo della Ricci Oddi,Ricci Oddi,che tiene i quadri in un scantinato e fin qui tutto bene,ma chiede anche la collaborazione delle gallerie d’arte piacentine,le quali quasi sempre rappresentano interessi “nazionali” con prodotti che provengono da “fuori” e sono infastiditi(sic) dalla coccorrenza degli artisti locali che vendono (secondo loro),quando vendono ad un prezzo inferiore al loro.Questo (loro) atteggiamento sarebbe e sembrerebbe logico se non fosse che ,le gallerie cittadine,vendono gli artisti locali(quando li vendono) a minor prezzo di quello che vendono gli autori,così i conti si pareggiano in uno svilimento senza fine.Il commercio è il commercio e chi vende un prodotto lo vende come il migliore e il più famoso ,il prodotto locale,salvo qualche eccezione ne viene danneggiato o per usare un eufemismo ridimensionato,in nome di una semplice legge di mercato.A fronte di questa considerazione non sarebbe meglio per Sant’Agostino stabilire contatti con pittori locali viventi?Arrischiando magari, ma facendo cultura viva?Non sarebbe più proficuo per la città, ma non solo, realizzare rassegne di gente che respira e vive in questa città?Corredandola di tutti i mezzi pubblicitari che in genere le gallerie offrono ai loro prodotti ma devovolvendole ad un prodotto locale?Uscire dalle leggi mercantili e di mercato è una buona regola che si andata perdendo per la troppa autostima e voglia di stupire con cose che non suscitano più alcun stupore avendo rotto le palle con tutto il loro stupire.P.S.Non sono personalmente interessato,in nessun modo a questa proposta,grazie.

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