Sono ombre fuggenti Sono echi lontani mi inseguono mi si parano innanzi , i loro antichi gesti, corrono verso i tramonti vissuti insieme nelle eterne spiagge di me bambina, lanciando note che infrangono sul mare tiepido di estati estinte e vive. Estati di luce radente, di ricorrenti sogni, di ripetuti abbracci. Di sassi e conchiglie, di occhi persi ai miei giorni. Occhi e voci risuonano nella mente. Io sono quella, e ancora vago nelle vostre spiagge di risa distese come grappoli alla mia campagna che scavallano il sole fuggente e attendono la notte che ancora mi รจ data. Voi la donaste, cavalli impazziti delle mie gioie celesti.
Francesca Pierucci.
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