Resurrezione.

Written By: bruno - Dic• 17•18

Quando si invecchia,si invecchia dopo tante primavere e inverni,per anni e anni si invecchia,con anni che tornano e si ripetono,tornano ,immancabilmente tornano con le stesse date,quasi gli stessi giorni,con le stesse stagioni che incombono sopra questi nostri giorni e in ogni anno così ,immancabilmente così ogni avvenimento in ogni anno si scolora svilisce scompare.Così va anche per il venticinque dicembre,venticinque dicembre giorno Natale di Nostro Signore,che poi di Signori se ne vedono pochi pochini o se molti se ne vedono stanno dentro le vetrine,quelle dei mercanti che nel tempio stavano,stavano al tempo di Gesù.A dire il vero qui,oggi nessun Gesù s’adira per i mercanti dietro i vetri della bottega nessuno,nessuno grida:”fuori i mercanti dal Tempio,nessuno , la cosa consola,mi consola ,consola e si fa meno triste,meno monotona come una semplice impellente necessità dettata dal tempo,il venticinque Dicembre.I mercanti rimasti prendono magri guadagni e in fondo,in fondo in fondo non ci credono non sognano nemmeno più , nemmeno più loro,loro che fatalmente aspettano,loro che sospirano e aspettano,aspettano la Pasqua,si una bella Pasqua,ma quella di Resurrezione.

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