Razzismo all’est.

Written By: bruno - Set• 03•19

Nel 1990 mi trovavo nella bellisima Praga e ,camminando in una via allora ancora quasi deserta,con i negozi chiusi e le saracinesche sfondate come se la guerra fosse finita ieri.Camminavo quando un uomo e una donna dall’altra parte della strada facevano cenni di scherno ad un altra coppia che camminava davanti a me.L’una e l’altra coppia si distinguevano nel vestire e nel portamento,quella che motteggiava era più trasandata era, come scoprii più tardi una coppia di “magiari” o zingari.La Slovacchia,ma credo quasi tutte quelle regioni Boemia compresa,hanno da sempre avuto un problema “magiaro”,un problema che qualcuno tira fuori oggi come una scoperta assoluta definendo i luoghi dove vivono questi “magiari” ghetti,ghetti che non ho visto,ma molto probabilmente esistono,dove, questi magiari sono esclusi dalla vita politica,almeno da una certa vita e una certa politica.Sono di quelle cose inspiegabili da noi come Varsavia con gli ebrei,ma questo è molto molto più grave.Ho visto dunque come la Slovacchia o l’allora Cecoslovacchia trattava,o come venissero e venisse trattata dai così detti magiari.Uno scontro,allora senza violenza,verbale,spesso provocato dai peggio vestiti ma che finiva li.Non se ne sentiva mai parlare,mentre era forte molto più forte la divisione che avvenne postuma fra Cechi e slovacchi,quella si, si sentiva e pareva dovesse esplodere,invece finì tutto con le mani velluto.Trattare oggi questa divisione,divisione che da noi va alla grande fra popolazione e zingari,e che da noi viene qualificata come razzismo da dei razzisti di classe autoreferenziale mi sembra una forzatura.Questo è ed era un problema che nella Slovacchia e nella stessa Boemia esisteva e, molto probabilmente esiste a cui non saprei dare una chiave di lettura a modo loro,per cui mi astengo dal modo mio.

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