Diciamo subito che Salvini va benissimo pur con le sue esagerazioni e la destra, o il centrodestra che appare così diviso su chi debba rappresentarlo è piuttosto diviso fra i troppi protagonisti candidati piuttosto che sulle strategie di rinnovamento di una nazione.La proposta Berlusconi con il suo timido e poco premier rappresentate che si defila dalla manifestazione di Firenze ci appare la più fiacca,la più retrograda e astorica.La scelta ufficiale di Berlusconi può recuperare il numero dei timidi,ma non dei determinanti, e questo sia detto con tutto il rispetto che è dovuto ad ogni elettore berlusconiano.L’unica capace di esprimere un forte collocazione della situazione attuale è la Meloni,infatti la Meloni ci appare la più preparata ,la più convincete (se non parlasse con quella velocità con cui si esprime) e, la Meloni,la Meloni non si capisce perché appaia oggi defilata quasi sovrapposta da altre figure,come ad esempio quella di Salvini, certamente più generoso,più determinato ma senza quel filo o ipotesi di presupposto per un aggiustamento verso una poiltica del reale.Vi sono molti fronti collegati per il no e,se si esclude quello grillino che viaggia su binari propri è tempo che la destra punti sulla Meloni.Per quel che concerne il no della sinistra,quel no non ci pare da prendere assolutamente in considerazione proprio per un suo anacronismo astorico (anche ai suoi luttuosi tempi) avviluppato avvitato su sé stesso, sepolto senza nessuna possibile resurrezione tuttavia collegato anche lui come spallata con questo no,un no quindi il suo ,senza concreta possibilità di futuro,futuro a cui s’incammina decisa una destra anche moderata ma risoluta ,una destra che deve decidere quale premier,sotto quale bandiera combattere la sua battaglia una volta per tutte.