Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Nov• 04•23

Mi ha chiusa in casa per venti giorni e ho mangiato solo crocchini per i gatti». è una frase presa dal diario di Patrizia Silvestri, la 49enne decapitata nella notte tra il 2 e il 3 maggio 2006 sulla Casilina. Nel quaderno, un interminabile elenco di violenze, vessazioni, umiliazioni. Gaetano Tripodi, marito della vittima, ha continuato disperatamente a negare. «Sono diventato un sufi, appartengo con mia moglia a un’ unione mistica spirituale, i Bambini di Satana, quando sono in viaggio prego sempre» ha detto l’ arrestato.
Marco Dimitri, fondatore dei Bambini di Satana (e uscito indenne da tutti i processi con un risarcimento di 100 mila euro per i 400 giorni passati in cella) fa sapere di aver espulso entrambi i coniugi dalla sua associazione perché avevano dato nomi falsi «Io e Patrizia avevamo ricevuto minacce di morte e ci eravamo rivolti anche a un avvocato – ha ripetuto Gaetano Tripodi al magistrato – erano persone legate alle sette sataniche. In tutti questi anni ho tentato di liberare mia moglie dai satanisti». L’ accusa punta soprattutto sugli spostamenti dell’ uomo durante la notte dell’ omicidio: Tripodi, alla guida del suo Tir, nega di essere mai stato a Tor Bella Monaca ma il suo cellulare e quello della donna sono stati localizzati assieme dalla cella di via Amico Aspertini, che copre solo un chilometro quadrato di distanza. Il pm Assunta Coccomello ha esaminato anche il diario della vittima. Alcuni passaggi: «Mi lega con una cinghia e un cerotto sulla bocca . ll 22 gennaio torna a casa, prende il gatto e lo uccide davanti ai miei occhi. Poi comincia a picchiarmi e non ricordo più niente. Mi sveglio in ospedale dopo 3 giorni»
Condannato all’ergastolo muore in caecere nel giugno del 2020. Da ulteriori indagini e risultato poi essere assassino di sua madre e figlia avvenuto nel 1998

Kella Tribi

(sic).

Written By: bruno - Nov• 03•23

Pare,che una delle ricette “buone” che viene lanciata oggi a Luigi Contu-direttore Ansa- sia quella di fare classi scolastiche con ebrei e palestinesi,senza riflettere che il problema non è la Palestina ma Hamas,sarebbe come fare classi miste al tempo di Hitler, fra ebrei e nazisti(SS) o,se vi piace ,la versione contemporanea quella fra ebrei e uomini di Hamas (sic).

La Meloni.

Written By: bruno - Nov• 02•23

Due finti-comici-russi-africani telefonano alla Meloni,la Meloni parla con i due finti africani e dice quel che pensa anche se:fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.Quel che pensa la Meloni non è detto sia il risultato di tutti i “pensanti” Nato e,alla fine-per amore o per forza-ci si deve uniformare con la somma di tutti,mica con il particolare: il resto sono solo chiacchiere.

Allah akbar.

Written By: bruno - Nov• 01•23

Non ricordo più in quale arrondissement di Parigi,una donna mascherata si è messa ad urlare:Allah akbar(Allah è grandissimo),gridando che voleva farsi sarltare in aria,i poliziotti hanno sparato e l’hanno ferita,la donna è risultata essere una squilibrata (versione ufficiale) e non aveva nessuna bomba nascosta,tuttavia l’immagine,questa immagine si fa emblematica per coloro che al grido di Allah akbar qualcosa,qualche cosa adddosso ,con precario equilibrio mentale ,potrebberlo anche,averlo.

Il “meglio”.

Written By: bruno - Ott• 31•23

Che dire?Che aggiungere:quando l’ignoranza-e l’uomo è ignorante-nonostante la sua intelligeza artificiale- anche quando “sa”-l’ignoranza e l’ignorante si esprime,o, esprimono-con l’oro e il denaro-il “meglio” di sè,allora si fanno un pò di guerre e di massacri.Filosofia e storia non sono mai, mai usciti da nessun libro,specialmente dai libri personali che quasi nessuno possiede e,allora,allora eccoci,rieccoci ancora,ancora davanti alla stessa storia,la vecchia,trita ritrita storia ignorante,luttuosa e infame storia:Hamas la recita oggi e,e,come sempre la fa, tragedia.

Vigile in mutande.

Written By: bruno - Ott• 30•23

Quanto e come si sia scatenata su quella foto dell’ex vigile in mutande che timbrava il cartellino,una gazzarra di disinformazione ci son voluti ben sette anni per ristabilire la verità.Ora ,qell’ex vigile verrrà finalmente risarcito-nel frattempo si à trovato una altro lavoro-.Risarcito si fa per dire,che non si perde il gusto di mettere alla gogna per la gogna che è lo sport più in voga dopo il calcio:anche lui,però giustamente – il calcio oggi-è alla gogna.

Subbuglio.

Written By: bruno - Ott• 29•23

Tutti in subbuglio e lotta,qui son tutti mussulmani,come sono qui,anche cristiani.Abbasso Israele,viva la macelleria islamica:così si danno un tono,un motivo per vivere fuori da ogni regola:in riga ,con quella dei taglia gola di Hamas che farebbero-e,faranno- la stessa cosa con loro,loro:quelli del subbuglio.

Vita comoda.

Written By: bruno - Ott• 28•23

Sarà;ma tutto questo “trambusto” a Gaza non mi convince,anche se è vero, vero che li,a Gaza tutto avviene,avviene:anche se il motore è fuori che si gode il sole e il piacere che offre una vita comoda e pagata.Vita comoda e pagata da gente che ha soldi senza limite da spendere,spendere per modellare il mondo e,farlo suo:come sognava Hitler.

“Deficienza artificiale”.

Written By: bruno - Ott• 28•23

Itelligenza artificiale? Deficienza artificiale ( nel senso letterale di mancanza ). Piccolo esempio: Non ricordando la forma latina di ” voi siete” chiedo la traduzione su Google . Risultato : tu es.( che però è corrispondente a ” tu sei”)Ripeto e idem. Poi un’ idea , digito circa ” coniugazione verbo essere latino presente indicativo e trovo infine ” vos estis” forma corretta di” voi siete” Praticamente l’ algoritmo segue la logica di un linguaggio angloamericano dove il ” Tu” e il “Voi” coincidono e lo impone addirittura come forma esatta in altra lingua Se io chiedo di sapere la traduzione esatta di “voi siete “in latino unica risposta deve essere ” vos estis” ,non che si alteri il latino per adattarlo al pensiero angloamericano e lo si imponga, nel caso specifico ad un fruitore italiano. L’ esempio citato è poca cosa ma i dubbi sono tanti riguardanti ad esempio l’imposizione di una unica visione del mondo , tipo America First tutto il resto è secondario passabile di cambiamenti a proprio piacere?

Paola Mars.

Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Ott• 28•23

Francesca Ferraguto abita ad Augusta, in provincia di Trapani. E’ una giovane di 18 anni ed è la prima di tre figli. Dal carattere forte e ribelle, Francesca vive con la sua famiglia, nonostante il rapporto turbolento con il padre. E’ proprio nella casa paterna che Francesca incontrerà Gianfranco Bari. Siamo Nel 2006 Francesca incontrerà Gianfranco, all’epoca 32enne, collega del padre della ragazza e se ne innamora prendendo addirittura la decisione di convivere da subito. Ma i genitori si dicono contrari, soprattutto perché Gianfranco ha un matrimonio fallito alle spalle e ben 3 figli a carico. Francesca però resta ferma nella sua decisione, la relazione tra i due prosegue e ben presto anche in famiglia le acque si calmano. I due vivono ormai insieme e i problemi non tardano ad arrivare. I litigi di coppia sono sempre più frequenti e sul volto della giovane donna appaiono sempre più spesso i segni della violenza fisica. La famiglia di lei si accorge della situazione e cerca in tutti i modi di convincere Francesca a lasciare Gianfranco.
Tra alti e bassi passano tre anni dal loro primo incontro. Arriviamo al maggio 2009 e la situazione continua a peggiorare sempre di più. Una sera a casa i due hanno un litigio furibondo, più violento del solito e sarà proprio durante questa lite che Francesca verrà uccisa con un violento colpo alla testa.
Passano i mesi. Francesca è sparita dalla circolazione e nessuno degli amici e dei familiari riesce a vederla o mettersi in contatto con lei. Nessuno può immaginare che la ragazza è già morta ormai da tempo e il suo aguzzino ha trovato un modo atroce per liberarsi del cadavere facendo il corpo a pezzi. Nove pezzi per la precisione, inseriti in nove differenti sacchi di plastica e sotterrati nella tenuta di campagna del padre.Per depistare le indagini Gianfranco continua ad utilizzare il telefono della vittima per mandare messaggi alla madre. Vuole far credere che Francesca abbia deciso di allontanarsi volontariamente. La situazione si protrae così per mesi, fino a quando viene sottoposto ad un pressante interrogatorio dai carabinieri. L’uomo confesserà e condurrà i carabinieri nel luogo dove ha sotterrato il cadavere fatto a pezzi della donna. Il suo corpo viene rinvenuto ormai in stato di saponificazione; è stato comunque possibile identificarlo grazie ad un tatuaggio sul polso.Inizia il processo di Gianfranco Bari. L’uomo è stato accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Poichè non è stata riconosciuta sussistente la circostanza aggravante di avere agito con crudeltà, la condanna definitiva è stata di 20 anni di carcere.

Kella Tribi.