Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Feb• 10•24

I resti carbonizzati del corpo senza vita di Katiuscia Razio, 16 anni, detta Cati, furono ritrovati il 28 dicembre 1991 nel parco degli Alpini a Bedizzole in provincia di Brescia. La ragazza era originaria di Calcinato (Brescia).‍
Nelle ore successive fu fermato l’ex compagno della vittima, Davide Cella, elettricista di 19 anni, che confessò l’omicidio.‍ Secondo le ricostruzioni, la coppia si era lasciata circa un mese prima, ma il giovane non riusciva ad accettare quella separazione. La sera del 27 dicembre, i due ebbero modo di rincontrarsi a una festa in discoteca.‍
Lui con un espediente portò via in macchina la ragazza dal locale. Ci fu un ennesimo litigio al culmine del quale il diciannovenne colpì la vittima con una spranga, secondo gli inquirenti, quattro i colpi rivolti a Katiuscia: uno al braccio, uno alla spalla e due alla testa che le sfondarono il cranio
L’omicida nascose poi il corpo nel baule dell’auto e corse a casa a prendere delle taniche. Le riempì di benzina al distributore di Ponte San Marco e raggiunse la campagna di Bedizzole. A quel punto scaricò il cadavere e lo cosparse di benzina dandogli fuoco nel parco degli Alpini a Bedizzole.
Fu un delitto passionale, considerando che il 19enne era stato lasciato da oltre un anno da Katiuscia. Una separazione che, in realtà, l’elettricista non aveva mai accettato. Per lui era diventata una sorta di malattia. La situazione degenerò, in quella maledetta serata del 27 dicembre 1991.
Oggi Davide Cella ha scontato la pena di 30 anni, si e rifatto una vita e una famiglia

Kella Tribi.

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