Bhe!Sebra tutto chiaro,il macello a Gaza è stato provocato dai militanti di Hamas,hanno tento di tutto,e forse tentano ancora di coinvolgere tutto il mondo contro Israele,non ce l’hanno fatta,e allora gli è andata buca ,nonostante la brutalità,ora possono fare solo una cosa;una cosa sola per salvare il salvabile:liberino gli ostaggi e depongano le armi.
Gaza.
La guerra contro i terroristi continua a Gaza;d’altronde questi di Hamas l’hanno provocata.E,sarà difficile,molto difficile sterilizzare le forze ostili ad Israele che si trovano fuori da quel territorio ma,reprimere quelle terroristiche all’interno che hanno dato il via a questo odioso scontro sembra oramai inevitabile.
“Ingorghi”
Ma com’è che in tutti gli ” ingorghi” di questa nostra attualità storica gira e rigira ci trovi qualche personaggio chiave che, guarda un po’ è venuto a contatto con il WEF: le più disparate persone che se ne escono con considerazioni all’apparenza umanitarie che tuttavia sembrano essere volte allo stravolgimento della verità.. Così Bibi e le sue determinazioni sul nemico e la guerra, Così stamattina papa Bergoglio che commenta ” Vox clamans in deserto” come qualcosa di bello, luogo nel quale si sta bene, sostanzialmente!! Esattamente il significato contrario della ” Voce che predica nel deserto, cioè tra gente che non l’ascolta. E non è la prima volta che lascia scioccati banalizzando il senso simbolico del divino , ottenendo quindi l’opposto .. È come se nel mondo ci fosse una precisa volontà di fare andare il vento dove alcuni vogliono. Ma ” il vento soffia dove vuole” e nemmeno il gioco dei quattro cantoni (WEF, OMS, NATO,Commissione EU) alla fine varrà più.
Paola Mars.
Anacronismo & politica.
Patrik Zaki a Piacenza:se ricordo bene è un filo Hamas antiisraeliano ,il che dimostra la dissociazione psicologica della nostra società,sopratutto quella politica.La Segre alla Scala con Sala e le,o l’autorità “fasciste”-La Russa- a fianco nel palco Reale:mentre un giornalista liberale(sic) grida: viva l’Italia antifascista.Un gazzabuglio,un delirio di memorie e di dimenticanze che affiorano,quasi cento anni dopo,irrompono,anacronistiche e urgenti,senza aver nessun riferiento con una qualche realtà.
Le perle nere di kella.
Due giovani, Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, entrambi 22enni, che dopo essersi conosciuti all’Università avevano avuto tempo fa una relazione conclusasi ad agosto 2023, scompaiono sabato 11 novembre 2023. Si erano dati appuntamento per uscire insieme, lui è andato a prenderla in auto intorno alle 18, a Vigonovo, poi hanno cenato al Mc Donald’s del centro commerciale Nave de Vero, a Marghera. Mentre si trovava al fast food, Giulia chattava con la sorella. L’ultimo messaggio inviato è delle 22:43.È a questo punto che di Filippo e Giulia si perdono le tracce.
Sempre sabato sera intorno alle 23 un vicino ha sentito una coppia litigare in un parcheggio vicino alla casa di Giulia. Una ragazza urla, poi viene spinta in auto. Fatto sta che l’uomo chiama i carabinieri. (che interverranno solo il giorno dopo)
Il giorno successivo i genitori dei ragazzi presentano la denuncia di scomparsa. Avvistamenti dell’auto vengono segnalati nel Trevigiano e nel Pordenonese, poi nel Bellunese nella zona di Cortina. I cellulari risultano spenti. Durante le ricerche, tracce di sangue vengono rinvenute nella zona industriale di Fossò, proprio dove era passata la Punto di Filippo.
Le ricerche continuano senza sosta. L’attenzione è tutta concentrata su una porzione di territorio del Veneziano che va dalla zona industriale di Fossò fino a Zero Branco. Si tratta di un’area estesa che gli inquirenti andranno a controllare, con l’ausilio dei reparti specializzati e delle unità cinofile
Le ricerche continuano in Friuli Venezia Giulia, dove nella tarda mattina di sabato 18 novembre le forze dell’ordine, grazie al fiuto del cane Jageer, un flat coated retriever di 4 anni, ritrovano il corpo senza vita di Giulia nei pressi del lago di Barcis. Secondo una prima ispezione cadaverica, la ragazza sarebbe stata colpita con diverse coltellate alla testa e al collo. (risulteranno poi essere 25)
Intanto, proseguono le ricerche di Filippo.
Domenica mattina arriva la svolta: le autorità tedesche comunicano di aver fermato Filippo Turetta vicino a Lipsia. È vivo e si trovava nella sua auto ferma a bordo carreggiata sulla corsia d’emergenza
Trasferito nel carcere di Halle, è indagato per omicidio di volontario di Giulia Cecchettin.
Il ragazzo è tornato in Italia sabato 25 novembre. Intanto, continuano le indagini per capire se il giovane avesse premeditato l’omicidio di Giulia Cecchettin. In questo caso, potrebbe anche essere condannato all’ergastolo.
Filippo Turetta, dopo il rientro in Italia, è trasferito nel carcere di Montorio a Verona.
Un primo interrogatorio del 01 dicembre 2023 é durato 9 ore
Si attendono risvolti.
Kella Tribi
Vive acque.
Gli affanni quotidiani:tutti gli affanni quotidiani sono solo compartecipazioni,effetti del partecipare,più che vivere una qualsiasi cosa,o notizia,e,spesso solo per sentito dire:il famosissimo,sentito dire che infiamma o spegne la vita,vita che quasi sempre è la nostra,proprio la nostra,vita,spesso condizionata,solo condizionata da “realtà” che non gli appartengono e che interferiscono da e con altri “amor propri”,mestieri,che di mestiere rimestano e intorbidano le nostre pur vive,respiranti: acque.
Israele alla Scala.
Alla Scala c’è un ebrea,tutti vogliono esserle vicino,qualcuno come figurante: Beppe Sala-che non la pensa proprio come lei-Israele in fondo pesa,c’è il solidale e l’ostile che vogliono l’ebrea al proprio fianco.Quasi fosse tutta Israele seduto alla Scala,alla Scala con l’ostile e il solidale,pare anche si canti,si canti un opera di Verdi sul palco, ma la scena,la scena ;quella vera ,è tutta fra il pubblico e l’attore principale è Israele:Israele con il solidale e l’ostile.
Morta.
Tanta gente davanti e dentro la chiesa della giovane ammazzata dal “fidanzato” respinto,bellissimo discorso paterno da parte del padre della morta pianti,parole,propositi,insegnamenti,esempi,pagine e pagine di carta,stampata e ancora parole,parole dette e ridette non cambieranno nulla,proprio nulla.
Addio Idii.
Addio Iddii,occorre proprio dire addio al proprio Dio,di qualunque Dio si tratti che, di iddii ce ne sono tanti,tanti ,troppi, sparsi nel mondo e si fanno guerra per mano dei propri credenti, o meglio ,”credenti”.Insomma una festa -da noi-pagana come il famosissimo ,sempre da noi ,Natale che,corre il rischio attentati per mano di altri ” o da altri “dii”.Anche i cultori di piccoli presepi potrebbero essere colpiti dall’ira di qualche bombarolo,come sempre armato dal suo “dio”.
Iran
E’ vero ,c’è guerra e ammazzamento generale nel mondo:ma ,come e quanti ne ammazza l’Iran di questi tempi “confusi” nella guerra, non c’è paragone per il metedo.Si tira il collo un pò a tutti, giovanissimi e meno giovani senza sottilizzare,e,mettere,nella confusione generale quei morti strangolati,soffocati e appesi,per il “trambusto” in corso, non fanno nessun rumore.