Da qualche parte ,e non solo da qualche parte, si legge ,nell’eterna saga del Concordia, cosa fare del suo relitto.Mentre i gigliesi gia’ lo rimpiangono per il commercio macabro che gli dava.Oggi, non si va tanto per il sottile, anche una nave sfasciata di molti morti, trova il suo pubblico ,che poi ,questo pubblico ,non è diverso, da quello delle cosidette, Biennali d’Arte di Venezia.Pubblico che paga,folto nel mordi e fuggi, scatta la foto,con i denti fuori,e,dietro, a ricordo,impassibile,tetro,la tomba del Concordia.L’ottanta per cento della nave sara’ riciclato,dicono,qualcuno ha suggerito di farci tante patacche o medaglie da consegnare a Renzi e al suo governo,che, per mano di Napolitano potrebbero essere appuntate sui giovanili petti,e alle appuntite tette di ministre,ministri,segretari,gregari,tifosi & associati.Con il rimanente farci qualche “piastrone”,come lo chiamavano nel 1789 i francesi,e che volevano fare indossare a Luigi sedicesimo durante la rivoluzione francese, per difendersi dagli attentati.Piu’ che di un “piastrone”,a Luigi sedicesimo , sarebbe stata utile una testa di ricambio,non era al petto che miravano quegli affamati.Patacca e piastrone 1789,per il governo Renzi,ma, se disdegnano il “piastrone” ,autentica latta del Concordia affondato,si mettano,prudenti ,almeno un elemetto dello stesso metallo.Quando, il quarant’un per cento di affamati che li ha votati,si svegliera’ dall’incantesimo, ci sara’ ben poco da ripararsi,con le patacche del Concordia appuntate , quelle “valorose” medaglie non varranno a salvare i loro augusti petti o le loro auguste tette.Temo anche (e ve lo confesso), per le loro auguste chiappe.
Medio Oriente.
L’incontro del Papa con il Patriarca Bartolomeo,il Presidente Peres e il Presidente Abbas del 13 Luglio scorso,non è stato,inutile,anzi è stato un gesto di buona volonta’.Ma ,per qualcuno è apparso una forzatura,qualcuno che non desiderava passasse la Pace per Roma,sopratutto, per iniziativa di un Papa cattolico.Scorreranno fiumi di sangue innoncente,perchè, quel qualcuno, vede come fumo negli occhi Roma non islamizzata.Sarebbe sufficente ripensare a tre ragazzi israeliani assassinati,seguiti da gragnuole di razzi nel cielo di Israele,che hanno risvegliato lo stato ebraico.Ora, piu’ sangue,bambini, civili,vecchi e scuole, ospedali vengono distrutti,piu’ il prezzo che si dovra’ pagare in Medio Oriente si fara’ pesante ,favorendo (nelle intenzioni) coloro che lo hanno cercato,voluto,programmato,e, il prezzo di questa guerra riguardera’ allora tutti, ,Roma compresa.
Dio.
Gli occhi vedono lontano,ma c’è qualcosa di piu’ lontano che non vedono gli occhi,gli occhi guardano nel cannocchiale,lontano,ma c’è qualcosa di piu’ lontano che non si vede con il cannochiale.Gli occhi guardano lontano nel telescopio,ma c’è qualcosa di ancora piu’ lontano che il telescopio non vede.A volte anche la mente vede ,come vedono gli occhi ,lontano,ma c’è qualcosa di piu’ lontano di quello che si vede con la mente ,e,ancora piu’ lontano, dal nostro cuore.
Basta!Affondate quella “Concordia”.
E’ in atto il tormentone Concordia,vera corrida per giornalisti all’attacco,mai relitto ha destato tanto interesse, pozzo di San Patrizio per ogni tipo di giornalista in vena di melensi servizi di penne spuntate.Peones della scrittura e della parola che ,come schiavi lavorano sulla crusca facendola diventare cipria di mare.Nemmeno fosse il Titanic (veramente qualcuno l’ha citato) o la Queen Mary, sulla rotta Sauthampton-Cherbourg-New York.Ecco la Concordia che muove lievementte la prua,l’ultimo cavo verra’ staccato solo alla partenza,e,solo allora potra’ lasciare finalmente l’sola del Giglio.Eroi sono gli ingegnieri,angeli gli operai,martiri i gigliesi,inconsolabili i superstiti,siamo alla vera e propria saga del mare,noiosa annosa saga, presente in ogni giorno ,dove, ogni ora ha la sua Concordia come piatto unico.Vola,la Concordia,vola,a tre nodi all’ora, la Francia la teme,le rive la scansano,un esercito l’accompagna,e cosa poteva incutere tanto terrore a tutti,proprio a tutti, in questi mari d’ Europa?Cosa poteva, se non l’acciaccata la lacrimata,e per questi tempi, anche michelangiolesca opera sull’oggi funebre,detta Concordia?Lei,Concordia trascinata per mare,lei, l’unico vero,immortale simbolo delle stragi di mare e dell’unita’ d’Europa?
1789.
“Sei piu’ felice forse da quando ti permisero di votare per i tuoi parlamentari?Sei piu’ ricco da quando c’è chi ti rappresenta?Senti meno la fame da quando il Parlamento emana decreti?No!Lascia la politica e le sue teorie agli uomini che sanno:tu non hai bisogno di massime o di frasi scritte.Di pane hai bisogno ,della tranquillita’ nella famiglia della felicita’ dei tuoi figli.Chi ti dara’ questi tesori?Un presidente del consiglio dalla mano ferma,un giovane intelletto,un cuore generoso.Questo è, Matteo Renzi”…….a volte si incontra, nella storia,lo sbiadito fantasma del presente,queste parole, venivano riferite a Luigi sedicesimo, Re dei francesi,che noi, abbiamo solamente sostituito con il nome dell’attuale salvatore della Patria,Matteo Renzi,nell’anno della rivoluzione francese,1789.
Signor Presidente.
Un Presidente della Repubblica che dichiara:decido io quando dimettermi,in barba alla Costituzione che gli canta e rinverdisce ogni giorno,come la piu’ bella del mondo, il suo sempre servo Benigni.Lo stesso Presidente della Repubblica, che indica le riforme da approvare, senza tante complicazioni,al piu’ presto, e in modo unitario,non è forse un capo partito?E ancora,ordina al suo partito PD, ed al parlamento tutto di convergere senza tanti complimenti sui programmi che Renzi propugna, coll’endorsement di sè stesso,che razza di Presidente è?E non mi si venga a dire che questo è un attacco a Napolitano, semmai è Napolitano che attacca la Democrazia.Sopratutto ci vuole un bel coraggio a credere e far credere che, il quarant’un per cento di disperati che ha votato l’iilusionista Renzi,ha votato anche Napolitano.
Sassi sulle “riforme”.
Renzi sembra finito in un turbinio di sassi,sassi,sassi lanciati un po’ dai suoi, un po’ dai grillini,un po’ da Forza Italia,un po’ dall’estrema sinistra.Insomma un turbinio di sassi,sassi lanciati verso le sue riforme,fatte di chiacchiere e nessuna sostanza.Le sue ministre puntano il dito in difesa del capo,scuotono la bionda chioma citando Fanfani.I morti-viventi sorprendono ancora l’aula di Montecitorio,restiamo ansiosi in attesa di nuove frasi,motti di spirito zombi compresi.Ridatece er Pecora!
Ricci Oddi.
Il nuovo direttore della Ricci Oddi,la vuole piu’ grossa,la collezione,nel suo tentativo (lodevole) di farla appariscente , illudendosi che, ingrandendola piu’ gente vada a vederla.Ma non è in discussione la dimensione, attribuire ad un improponibile maggiore dimensione, un maggior successo,rimane del tutto illusorio.Non è quanto è grosso,ma come lo si usa,questo vale in amore come in arte,e qui’ ,a proposito della Ricci Oddi, non funziona ,nè puo’ funzionare nemmeno con il viagra,ci vorrebbe un trapianto di pubblico, ma di testa.
Lo stato delle cose.
Pare che, il Corriere della Sera, si sia interessato alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Picenza Vigevano, con un analisi criticamente ineccepibile.Viene da domandarsi se si doveva attendere un giornale come il Corriere ,per questa puntualizzazione,si vedeva anche ad occhio nudo che era roba non funzionante,espressione di partiti partitini,correnti,monopoli, che, una provincia rispecchia in piccolo,modelli nazionali.Sopratutto, in tempi di vacche grasse, gli occhi si lardellano con piu’ entusiasmo,ma, quando i nodi della recessione vengono al pettine,tutto appare al “naturale”,e lo si puo’ vedere anche, senza lente di ingrandimento e, senza Corriere della Sera.
Un bambino non sa.
Si dice che, un bambino quando nasce, non sa di che colore è la sua pelle,si’,ma non sa nemmeno d’essere nato.Si dice che, crescendo dovrebbe apprendere con coscienza,ma ,crescendo, spesso,quasi sempre, non sa nemmeno cosa sia,la coscienza,se non una sorta di interesse privato.Piu’ in la,gli occorre essere ragionevole,cioè ,fare una sorta di elucubrazione sopra i propri interessi,che,definire semplice prevaricante autodifesa, varrebbe sminuirli.Insomma, quando si nasce ,non si sa di essere nati,nè di che colore è la nostra pelle,poi ,impariamo a convivere,con il nostro interesse privato,in modo “ragionevole” e, ci affidiamo,in ogni giudizio , di che colore è, e che faccia ha, la “gente” che incontriamo.Cosi’ ,per tutta la vita, che, per fortuna,la vita,non solo nostra, è quella che è, dura quel che dura, nella certezza che, non si sa e basta.