Sarebbe ingiusto avercela con gli omosessuali,stupido e ingiusto,a me sono simpatici,bisogna pero’ subito dire che, gli omosessuali uomini,quando si incattiviscono, sono peggio delle donne,ma soltanto peggio,uno se desidera può anche evitarli.Tutto finirebbe qui ,ma poi arriva l’America che ha premiato l’ Amore,forse nella testa di Obama l’amore è quello ,per noi è anche quello.Amore è amore quando è Amore,giusta la reversibilità’,giusta la divisione legale dei beni e tutte quelle cose che oggi si regalano a tutti o quasi,parlamentari in testa,come sempre,altri ingiustamente le pagano, salatamente le pagano,ma è cosi e così sia.Dunque quando uno ama e ama,ma ama con tutto il cuore deve avere gli stessi diritti degli altri,giusto,gli altri chi?Quelli di una famiglia senza diritti?O di una natura senza diritti?Le nazioni che vivono nel caos più assoluto in eterno conflitto e,in mezzo a tutto questo macello ,ecco sorgere l’amore ,quello di Obama,angioletto rosa con piume azzurre ,azzurre in mezzo ad ogni sorta di angheria e ingiustizia che tutela chi?L’Amore,ma l’amore omosessuale ,naturalmente,in mezzo alle macerie e agli amori di stato e degli stati, l’amore omosessuale trionfa, arriva all’agognata meta,senza riflettere che tutti gli amori,e quando scrivo tutti, intendo proprio tutti, dovrebbero godere gli stessi diritti di legge,come i diritti degli omosessuali e che ,gli omosessuali o lesbiche, ottenuto il loro ambito riconoscimento di stato,perderanno per sempre il loro Amore,l’amore amore,quello vero.Godranno pero’ degli stessi torti degli altri,quali? Ma i torti torti,quelli tutelati rigorosamente dallo stato che, per legge, premia l’amore.
Il bar.
La Mirella sapeva pesare e valutare un rapporto sessuale, ti spiegava di che grandezza e di che qualità fossero stati quelli trascorsi e quanti,e, se il tuo era insufficiente,non te lo faceva pesare,anzi,semplicemente aspirava forte con il naso,storcendo la testa, mentre si infilava le mutande.Aveva conosciuto anche qualche negro, per lei i migliori,con uno di questi aveva fatto anche un aborto di quattro mesi,due gemelli.Un giorno la Mirella,incontra il Nando,un cosino rosso e glabro, di spelacchiato curvo commerciante che, quando “faceva l’amore” con lei, nella sua camera , girava verso il muro la foto di sua madre messa sul comodino.Con la Mirella il Nando fece due figli ,che appena raggiunta la maturità’ si drogarono,nessuno ne parlava,allora drogarsi era questione di minoranze.Il Nando, da sempre commerciante di stoffe, apri’ un bar davanti ad uno zuccherificio in aperta campagna affacciato ad una via di gran traffico,lo zuccherificio oggi non c’è più’,della fabbrica e’ rimasta solo una ciminiera di mattoni carminio fra alle rovine calcinate, e il luogo,un tempo pieno di gente che lavorava lo zucchero, resto’ per lungo tempo e per sempre , deserto.La Mirella mori’ d’inedia ancora giovane,si consumo’ piano piano,senza che nessuno spiegasse la sua rara misteriosa malattia,il Nando morì più’ tardi, dei figli non si seppe più nulla.Passando davanti al bar del Nando, questa mattina c’erano dei teloni di plastica tesi sopra le impalcatura nere, avevano cominciato a lavorare,nelle stanze aperte e vuote piene di polvere illuminate dal sole,non c’era più’ il bancone del bar,non c’era più’ il Nando né le sue sedie e ,della Mirella,che non aveva mai visto da viva quel luogo,come dei suoi due figli, tutti si erano dimenticati.
La melassa del male.
E’ perfino monotono,monotono,noioso e tragico,stupido,idiota,parlare di questi morti in questi giorni,i morti di Tunisi e di Francia,morti per mano di pazzi religiosi,votati al martirio,che è un concentrato, religione-martirio,un concentrato esplosivo.E si sapeva,si era detto,si era predetto,stradetto,tanti,tanti mesi fa,tanto tempo fa ,di matti-religiosi l’europa è strapiena,di martiri candidati al paradiso,queste terre,come quelle d’Africa abbondano,traboccano come il sorriso sulla bocca degli stolti.Mentre l’Europa pensa alle sue banche, ai suoi soldi,al recupero debiti ,senza sapere,senza nemmeno sospettare,idiota come è, che questa, è la sua fine.
Kamikaze.
In fondo Renzi è un kamikaze,un deciso kamikaze votato alla morte,si avventa sulle istituzioni con rabbia e intento suicida,al grido di:muoia Sansone e tutti i Filistei,formato fumetto.Renzi non è protetto dai poteri forti,che,si dice,non ci sono poteri forti in Italia,bhe!Renzi fa esattamente quello che i poteri “deboli”,che quelli forti non ci sono, volevano.Ci hanno provato con Monti,ma era troppo evidente e sfacciato il programma di governo,l’hanno ritentato ,con una verniciatina di “politichese” con Letta,ma era troppo timido.Ci voleva un kamikaze,uno che si suicidasse per portare a termine il programma dei poteri pappamolla,chi,se non Matteo Renzi,chi,se non un duce da spiaggia,un bagnino da bagnasciuga.
Sapiens & Neanderthal 2015.
Cento milioni di anni fa arrivava dall’Africa l’Homo Sapiens, sostituendosi all’uomo di Neanderthal che ,per ben 250.000 mila anni aveva dominato l’Europa, invasa dai ghiacci e bestie feroci.Fra l’altro ,le vie erano le stesse di quelle di oggi,Spagna,Italia,Turchia.E il Neanderthal riusci a soppiantare il Sapiens ,che aveva una capacita’ cranica più’ grande,semplicemente perché aveva escogitato migliori strategie di sopravvivenza.Non è che questa storia di Sapiens e Neanderthal abbia a che fare con le vicende migratorie dell’oggi,tuttavia a ben osservare le ragioni sono le stesse,le ragioni profonde intendo ,sono le stesse.Se ,in un primo momento parve a tutti, bastassero provvedimenti anti immigrazione ben mirati ed efficaci e se, in un primo momento gli stati del nord,pareva potessero stare tranquilli e al riparo, dall’invasione di questi migranti, che solo migranti sono,gente che desidera,vuole migrare, solamente unicamente migrare,obbedendo ad un istinto antico,un richiamo,una spinta.Se, gli stati del nord parvero dunque godere, di una qualche relativa sicura marginalità,marginalità dal flusso di uomini donne e bambini,oggi, che vediamo sgambettare donne e bambini,giovani e vecchi,che corrono, saltando sui camion,e ,scacciati a colpi di bastone non desistono,ma vanno, imperterriti verso un destino ignoto ,destino certamente altro, dal loro luogo di origine,le cose devono farci riflettere.Non basterà’ più una legge,non basteranno più muri o cancelli bombe o mitragliate,porti o campi.Questa gente non la ferma più nessuno,niente e nessuno porta’ impedire la loro migrazioni,nessuna nazione potrà sentirsi al riparo,lo vuole una legge,la legge di natura ,e sono cazzi vostri ,anche se avete la testa più grossa.
Grecia si Grecia no.
La Grecia se paga non riparte,se non paga ,potrebbe affondare verso una vera ripartenza,dovrebbe essere chiaro a tutti, la Grecia non vuole pagare nessun debito, specialmente a questi cravattari d’Europa.Hanno un bel andare e venire in Atene, con le loro macchine nere,ed hanno un bello stomaco a prestare per avere ,davanti a tutto il mondo,ma che Europa Europa,quelli vogliono solo i soldi,la grana i danè.
L’Uomo di Vitruvio.
A vederlo camminare l’uomo,l’uomo diviso in parti uguali,o quasi,una chiappa a destra e una a sinistra,le spalle,una destra una sinistra,pare incollato, due parti incollate per pigrizia e necessita’ che camminano,altro che, uomo di Vitruvio.Divine proporzioni, misura del mondo e della perfezione,solo dei pazzi scatenati potevano averlo scritto e detto ,disegnato.L’uomo è doppio,semplicemente doppio,doppio per necessita’,per clima e per la forza di gravita’,potresti dividerlo in due , una parte risulterebbe sempre completa:un occhio,una narice,mezzo labbro,una parte di petto mezzo pene,un testicolo se ce l’ha (se uomo),una gamba e un piede,enumerando la porzione capiresti al volo quello che manca,una
banalità.Le parti sensibili,erogene sono vicine al culo,le altre a piacere,e,se gli tocchi l’erogeno ad un uomo,dice e giura di sognare,altroché perfezione.Le parti inferiori,vicino al culo ,come spiegavo, hanno più’ funzioni,non sono solo erogene,fanno due o tre cose insieme,dipende dal sesso e dalle necessita’,qualcuno le impiega solo per il piacere,il resto lo butta nel cesso.La testa,protuberanza in genere con dei peli arrotondata al sommo delle spalle,al sommo ,per distinguerla dai piedi, che sono in basso,verso terra.Con quella testa si dice pensi,ma, con quel corpo,con quella roba doppia che è toccata a quel coso, vittima della gravita’ ,cosa volete pensi,la protuberanza superiore,pensa a procurarsi più’ piacere erogeno possibile,alla faccia di Vitruvio.Non so più chi disse:l’uomo mente a sé stesso,vero,ma io penso che l’umanità’ tutta, mente a se stessa e facciamola finita.Se poi,quel corpo,quel coso, lo metti e lo disegni in un cerchio,come qualcuno ha già fatto,bella proporzione che ci salta fuori,una baggianata per gonzi,gonzi,fatti anche loro nello stesso modo.Insomma ,quella massa che cammina con delle parti snodate,gomiti e ginocchia è soltanto ridicola,fragile,senza proporzione a meno che uno la si metta a raccontare,come si racconta una palla grande ,grande,come una casa:l’Uomo di Vitruvio.
Laura Antonelli.
E’ morta Laura Antonelli,bella bellissima e,appetibile come la volevano sullo schermo gli italiani,qualcuno l’ha goduta dal vero.Si dice che fosse gia morta,morta da quando aveva deciso di scomparire.Sara’ vero,a noi pero’ fa tristezza la riesumazione,il culto di attori stramorti che, scheletriti o ridotti in cenere,vengono esibiti in carne ed ossa,ancora vivi sullo schermo mentre ballano e cantano,o sorridono in fotografia o solamente rivivono descritti da penne necrofile,penne che hanno perso la nozione del tempo.Laura Antonelli era il fine delle cose e degli uomini e delle donne,Re Imperatori,Faraoni e navigatori,naviganti e cortigiane,poeti politici filosofi.Laura Antonelli non aveva più un soldo,piena di tristezza se ne è andata,come se ne andranno coloro che li hanno, i soldi, senza tristezza, ma non li possono portare ,dove stanno per andare, e andranno,oh se andranno,andranno,andranno anche loro , senza un soldo, affogati di melanconica tristezza.La sua è stata una mezza vita disperata,mezza o intera,breve o lunga o agiata, a un certo punto tutto si spegne si dimentica e si è dimenticati.Si dice che per avere successo occorre mangiare un cucchiaino di merda al giorno,qualcuno la ingoia a scatole,altri vi si immergono fino al collo ,pieni di sé finché arriva la morte,la morte che non ti permette nemmeno più di cagare,ne di apprezzare il cucchiaino di merda che un tempo ingoiavi con gioia, per la gioia di vivere in “eterno”.
Fiori,chi fu costui?
Giorgio Fiori chi fu costui?E’ di questi giorni il convegno sulle vicende di San Corrado,San Corrado,nato nel castello di Calendasco,caccia incidente ed in fine Noto.Una montagna di documenti sono stati tratti dalle tenebre da Umberto Battini e si annuncia una ghiotta mostra a Noto nel mese di Agosto,in onore del Santo,Santo non per tutti,per alcuni solo Beato.Uno direbbe, bene,finita l’epoca delle frescacce bazzecole dette dal Fiori & soci,soci chi?Ma don Ponzini tanto per non tacere nessuno di quella storica brigata anti San Corrado.Bene i documenti,bene la mostra a Noto,bene il convegno che si è tenuto in questi giorni nella sala consigliare del municipio bene, se, non fosse,se non fosse che,una telefonata del Giorio Fiori veterano,miles gloriosus, dell’anti San Corrado suonasse irripetibile all’orecchio del sindaco e del prevosto di Calendasco.Cosa dicesse ,di cosa parlasse Fiori Giorgio in quella telefonata non è stato riferito,qualcuno ha definito pero’,la telefonata,irripetibile,qualcun’altro l’ha definita di fuoco,perché,il Fiori,il Giorgio Fiori, di Bobbio non fosse stato invitato al convegno di Calendasco.Dopo anni e anni e anni ,spesi per farlo tacere,il Fiori no,non ha imparato,telefona, vuole,comanda,s’infiamma,brama, parlare, parlare,come parlava prima e dopo, San Corrado.Fiori,quel che dice, o quel che disse,quel che disse o dira’ del prima poi, non interessa,non interessa proprio a nessuno,meno che mai a San Corrado e se non vi piace Santo,chiamatelo Beato o come vi pare,che non ce ne può frega’ de meno.
Pizza pizza.
Si dice che Piacenza sia diventata famosa all’EXPO di Milano per la “sua” pizza,un record mondiale la pizza piacentina ,un record che ha spiazzato coppa vini salumi formaggi,paste sughi e bolliti.Piuttosto di nulla, meglio la pizza napoletana sul medagliere piacentino.Si, va bene, si dice pizza,pizza piacentina, ma quello è un episodio da record,solo un episodio,la pizza è napoletana e rimane napoletana ,a Piacenza si sperava il piazzamento di un cibo più autoctono,indigeno fiumarolo di Po, ci accontentiamo di questo e tanto basta ,anche troppo.Con il niente con cui ci siamo presentati,se non ci soccorreva un prodotto napoletano saremmo stati notati solo per la nostra assenza,come di solito si fa, quando non si ha niente da dire,e si viene invitati per obbligo formale.Ma ci sono tutti,tutti ,invitiamo anche quelli, quelli chi?Quelli, i piacentini,quelli della pizza napoletana.