C’è da restare basiti,perlomeno perplessi quando si pensa a Cesare Beccaria e il suo scritto dei delitti e delle pene:salutato -allora-come importante manifesto per la giustizia.La giustizia,la giustizia nel mondo va in altro modo e,si scrive in altri termini che ricordano piuttosto la ghigliottina a vapore del Giusti se si pensa che in Iran:in Iran dove hanno messo in galera Cecilia Giusti ne ammazzano più di uno al giorno:pardon “giustiziano”,più di uno al giorno,essendo le pene capitali più di 774 all’anno,ed essendo l’anno composto appena di 365 giorni, e questo,questo :solo per quel che riguarda l’Iran.
Storie & storie su Calendasco.
Difficile esimersi da una qualche considerazioni su”Chronicon” un libro scritto a quattro mani su Calendasco.La prima cosa che colpisce è l’atttribuzione al Perletti di un ciclo francescano e sottolioneo ciclo, che si trova nella parrochiale di Calendasco:ciclo non dipinto dal Perletti-vedasi un suo quadro che si trova nella chiesa di San Antonio- ma imbrattato,dal Perletti, come si usava un tempo restaurare l’antico.Poi tocca a San Corrado:mai stato nel castello di Calendasco e chi lo dice ,lo dice Fiori:contraddicendo così quello stabilito dalla chiesa:ma sopratutto dalla storia.Nel territorio di Calendasco poi,c’era uno xenodochio:si c’era, ma era in località Campadone e,ciliegina sulla torta ,San Rocco è morto a Sarmato.Molto probabilmente gli autori di Chronicon hanno letto la Sanroccheide di Don Bagarotti nel cinquecento,perchè su San Rocco:ripeto su San Rocco gli unici documenti esistenti dichiarano:che venne cacciato da un Hospitale-perchè disturbava- e venne da queste parti ,punto.Il resto riguarda la Sanroccheide che nulla ha a che fare con le vicende-magre- e storiche dell’epoca scritte da don Bagarotti nel milleecinquecento.Occorre a questo punto concludere-se una conclusione occorre fare-concludere che Chronicon-bello il tiolo,sopratutto ambizioso-poco ha che fare con la storia ,essendo una sfilza di documenti,sopratutto ipotesi-nei punti segnalati errate- non sottoposti ad alcun vaglio critico:documenti e ipotesi che lasciano il tempo che trovano nel loro negazionismo astorico.
Chronicon,Calendascco.
Leggendo Chronicon il libro scritto,secondo l’intestazione da Maria Anonietta Massari e Don Fabio Galli.Alcune cose saltano all’occhio,vistose e inutili:inutile la citazione del negazionista Fiori(San Corrado),che era con Don Ponzi un semplice provocatore, e,ancora, i quadri nella chiesa di Calendasco (ciclo San Franceso) attribuiti secondo gli autori al Perletti,a cui l’appassionato di pittura ,Perletti appunto, ha rovinato con un pesante “restauro” e messo tanto di firma rosso pomodoro al suo delitto e che non sono,ripeto non sono, del Perletti(Arisi).Colpisce ancora la lunga citazione dei Confalonieri,con tanto di stemma nel castello di Calendasco (documenti Umberto Battini),pur tuttavia dichiarati-i Confalonieri- mai residenti nel castello.Insomma un libro interessante ma rovinato da vistose ammaccature appunto astoriche di cui,quelle a sproposito di Giorgio Fiori, non si produce a riguardo alcun documento e gli si da un inutile-provocatorio- spazio astorico.Altra chicca “storica” è che San Rocco muore a Sarmato (sic).
Le perle nere di Kella.
“Venite a prendermi, ho ucciso una persona” disse Castigliano alla centrale operativa di Parma. I Carabinieri e gli infermieri giunti sul posto, non poterono far nulla per la ragazza, mentre trovarono il giovane stravolto, intontito, gli occhi fissi e allucinati, sporco e sudato.
Cristina e Antonio si erano conosciuti terminate le medie, lavoravano entrambi in una pizzeria di Trenzano, un paese della bassa bresciana, dove lei viveva con la famiglia. Lui era nato a Bacoli, in provincia di Napoli, ma risiedeva a Leno nel Bresciano, non molto distante da Trenzano. Andò tutto bene finché lui non divenne consulente finanziario: il suo improvviso benessere aveva insospettito la famiglia di lei.
Cristina voleva aspettare almeno il diciottesimo anno per sposarsi, ma lui voleva fare le cose in fretta, voleva farla diventare sua moglie e la sua segretaria. I genitori di lei però non erano tranquilli, ricevevano telefonate e a volte anche visite da parte di alcuni creditori. Quindi l’8 luglio il giovane escogitò una fuga d’amore, la cosiddetta “fuitina”, e scappò insieme alla fidanzata.
Per accelerare il matrimonio o la prima violenza sulla ragazza? Che comunque telefonò ai genitori dalla Svizzera, dicendo di stare bene, di alloggiare in un grande albergo. La ragazza venne invece rintracciata a Bologna il 28 luglio e rimandata a casa.
Il venerdì successivo, 31 luglio, Cristina ebbe soltanto il tempo di vedere per l’ultima volta la figlia in vita mentre sfrecciava via su una Fiat Uno bianca guidata dal Castigliano, l’auto dove poi la malcapitata aveva trovato la morte, strangolata con la cintura di un accappatoio, il 25enne vegliò sul corpo esanime e tentò un patetico suicidio con gli antibiotici
Sembrava un bravo ragazzo, si faceva voler bene, ma evidentemente così non era. Negli ultimi tempi stava addosso alla povera Cristina, l’aveva convinta a lasciare il coro dell’oratorio, la squadra di pallavolo. Lei timida, forse succube, lo aveva assecondato. Il giovane si sarebbe pure messo in guai finanziari, qualcuno parlò di assegni falsi.
Dopo il fermo, difeso da un avvocato d’ufficio, Manfredo Lazzerini, rimase nel carcere di San Francesco, prima della convalida dell’arresto da parte del magistrato di turno.
Ad oggi non si conosce l’esito giudiziario dell’inchiesta che ai tempi fu avviata nei confronti del presunto omicida.
Kella Tribi.
Lucius Veratius.
Non ricordo più dove e quando ho letto in qualche storico di quel cittadino romano:Lucius Veratius,il quale aveva la mania di schiaffeggiare i cittadini romani che incontrava e regolarmente ,schiaffeggiava -senza motivo- per strada e, allo scopo di evitare le lungaggini di una azìone legale si faceva accompagnare da uno schiavo con una borsa di monete di rame,con cui pagava gli stupefatti cittadini il risarcimento legale fissato in ventique assi.(un vero caso clinico,come più tardi si sarebbe detto)
Libri.
E’ davvero curiosa la moltitutine di libri che oggi si stampa e che si son sempre da sempre stampati,di cui ,in generale non si legge nulla:e di cui forse è meglio leggere nulla, specialmente per quel che riguarda. la così detta filosofia:infatti per Schopenhauer,la filosofia ha difficoltà perchè l’insegnamento che promette da un lato è incerto (direi rifiutato),dall’altro è privo di utilità materiale e,sono libri che si stampano-quasi sempre- per i soli concorrenti.
Ama il prossimo tuo.
Se valgono i principi “Ama il prossimo tuo come te stesso ” e ” Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te” beh , credo proprio che nel mondo la gran parte di esseri umani decisamente si odii. Augurare, quindi, un buon prossimo 2025 risulterebbe oltremodo rischioso considerato che ora anche AI interferisce alla grande con le sue interpretazioni ! Cionondimeno amando il rischio auguro un buon nuovo anno a chiunque-
Paola Mars.
Buon Natale.
Antenata di Davide Raab non era soltanto straniera,ma donna pubblica:la Vulgata non le da altro nome che meretrix,essa sposò Salom principe di Giuda e da codesto Salom discende Davide.Anzi si considera Raab come figura della chiesa cristiana;tale è l’opinione di parecchi padri,in modo speciale da Origene nella sua settima omelia su Giosuè.Bersabea moglie di Uria, dalla quale Davide ebbe Salomone era atea. Così Nostro Signore si degnò incarnarsi in una famiglia ebrea di cui cinque straniere erano antenate,per significare che le nazioni straniere facevano parte della sua eredità.
Morte di Nepoziano.
Siamo alla fine dell’impero romano:in cui molti cittadini vennero risparmiati alla scure-seguaci o pretesi tali di Nepoziano-,che dannò -però-alla confisca,tutti infine obbligò a versare nell’erario pubblico,cioè nel suo (sic) la metà del loro patrimonio.E perchè gli riuscisse facilmente di conoscere,se mai alcuno meditasse sottrarne alcuna parte,promise libertà a quegli schiavi,che indicassero al fisco la mala fede del loro padrone.
La bella morte.
Rileggendo Melchiorre Goja:dell’arte di trar profitto dai cattivi libri,si legge:”Più l’oggetto che produce l’emissione dello sperma sarà piacevole alla mente,più copia di questo fluido sarà eiaculata in un certo tempo;e tanto più maggiore sarà la sensazione di piacere che accompagnerà siffatta escrezione”.Di seguito aggiunge:”che l’eccessiva perdita di liquido spermatico:distrugge la memoria,estingue l’immaginazione,rende eccessivamente timoroso;accorcia la durata della vita (esistenza) e che ,infine, un violento sforzo venereo può estinguere la vita”.