Oggi,di questi tempi, è un tutto misusrarsi la febbre:con il coronavirus in giro c’è poco da scherzare,qualche macchinetta :ingegnosa macchinetta ti legge la fronte come un tempo lo faceva il chiromante lettore di gioie o tradimenti ,di fortuna o lutti, semplicemente a pagamento, direttamente ,sul palmo della mano.La macchinetta invece prova-febbre ,lo fa gratis e per di più all’istante e,se hai la febbre da qualche parte suona l’allarme per richiamare l’attenzione sull’untore ,come al tempo dell’infame colonna milanese che veniva gridato invece a voce.Insomma così è, e così scorrono questi cupi,incerti tempi contro cui bisogna sempre inveire e,questo,lo si faceva-quello di inveire- fin dall’antichità anche se,anche se :fin dall’antichità si sapeva e si diceva che la febbre era sintomo di vigore del sangue ed era semplicemente provocata dalla prugne,dai meloni e,dal sole d’Aprile e qui siamo a Dicembre ,Aprile:Aprile è ancora lontano.
Einaudi & Sforza Fogliani.
Ho qui davanti :Elogio del rigore,aforismi per la Patria e il risparmiatore a cura di Sforza Fogliani ed.Rubettino.Il libro è nuovo nuovissimo:lo apro a caso e,a caso il 15 Novembre Einaudi scrive:”coloro che hanno ingaggiato mostruose campagne di denigrazione,di depressione,di esasperazione contro il loro Paese combattente e vittorioso oggi parlano in nome dei morti,dei mutilati,dei feriti.L’Italia,”terra di gobbi” oramai raddrizzati,se ne rammenti e colpisca”.-Insomma, qualche cosa vorrà ricordarci Einaudi ,favorito dal caso e dalla mano che ha aperto la pagina numero 90 e ,il 90 se non sbaglio fa la paura.
Le perle nere di Kella.
Sono passati 50 anni dal caso che tenne l’Italia col fiato sospeso, per il rapimento di Milena Sutter. Unico indagato, Lorenzo Bozano. Milena aveva 13 anni, era figlia del noto industriale Arturo Sutter, svizzero naturalizzato italiano. Milena frequentava una scuola privata svizzera di Genova, era un’adolescente, ma dimostrava almeno 17 anni col suo fisico forte e sportivo, era alta 1,65 mt e pesava 58 kg.
Il 6 maggio 1971 uscì da scuola alle 17,00, doveva prendere l’autobus per andare a casa, ma a casa non arrivò mai. Dopo che i genitori denunciarono la scomparsa arrivò una telefonata con la richiesta di riscatto di 50 milioni di lire. I genitori erano pronti a pagare ma non fu fornita alcuna prova che Milena fosse viva e la trattativa non ebbe seguito. Poi più nulla fino al 20 maggio, quando due pescatori videro un corpo in mare a Quarto dei Mille. Il corpo, irriconoscibile per l’azione della decomposizione e dei pesci, venne identificato come quello di Milena, dagli abiti ancora parzialmente indossati, camicia e maglione, collant arrotolati alle caviglie e catenina con il nome della ragazza. Il corpo era appesantito da una cintura con pesi da sub.
Impossibile stabilire se fosse stata violentata data la permanenza in acqua, e come causa di morte fu indicata lo “strozzamento o probabile soffocamento”. Fin dal giorno del rapimento i sospetti si erano appuntati su Lorenzo Bozano, che rimase sempre unico indagato. Bozano aveva 25 anni, alto 1,80, baffi e capelli scuri, dal fisico piuttosto massiccio, veniva considerato un perditempo, uno sciupafemmine. Il padre stesso lo aveva denunciato nel 1965 per piccoli furti in casa, definendolo un ladro, cinico e bugiardo, ossessionato dalle pulsioni sessuali ed era finito in riformatorio,
Venne da subito sospettato per la sua Alfa Romeo Giulietta rossa 1300 Spider, che molti testimoni avevano visto sostare fuori della scuola e passare davanti a casa Sutter. Lorenzo Bozano, colpevole o meno, era l’indiziato ideale, un playboy da strapazzo, depravato, che adescava le giovani con la sua auto rossa. Sostenne di non conoscere Milena e si dichiarò sempre innocente. Gli inquirenti immaginarono che Bozano avesse fatto salire Milena sull’auto con un pretesto e l’avrebbe uccisa dopo un diverbio. Avrebbe poi cercato di seppellirla sul Monte Fasce, dove lo vide un testimone alle 19,30 e poi gettata in mare nella notte. Le prove erano solo indiziarie, ma ciò nonostante, in appello nel 1975, venne condannato all’ergastolo, sentenza confermata nel 1976 dalla Cassazione.
Nel 1989 ottenne la semi-libertà, revocata nel 1996 per evasione fiscale e nel 1997 di nuovo revocata per essersi spacciato per poliziotto al fine di palpeggiare una ragazza di 17 anni, con la scusa di una perquisizione in cerca di droga. Dal 2019 è nuovamente in semi libertà. Si è sempre dichiarato innocente
Kella Tribi
Igienica collera.
Grandi scoppi di collera infiorano la vita di questi giorni:scoppi improvvisi e ,come si dice sempre repentini e infondati.Lo sbraitare contro o pro qualcuno oramai è da tempo di gran moda e,forse lo è sempre stato;per cui ci può stare anche:che sempre lo sarà.Di solito la collera è confusa e, due,due in collera,dicono cose che sovrapponendosi si confondono,per cui non si capisce un ostia.Secondo Flaubert la collera rimescola il sangue,per cui, montare in collera:”di quando in quando è igienico”.
L’orologio.
“Appeso alla cucina un orologio a pila, sempre di poco accelerando, batteva il tempo. Facilmente il suo padrone periodicamente lo riequilibrava ma, abituandosi a tale anomalia, decise un giorno di non correggerla più. Allora minuti, ore, giorni mesi, anni galopparono, per l’orologio diversificando sempre più il proprio tempo da quello del padrone che a sua volta fantasticava riguardo a dove arrivato fosse nel futuro l’orologio .Preso da una certa soggezione per quel piccolo oggetto galoppante, addirittura l’ uomo, quando la pila finiva, la cambiava rapidamente per interferire il meno possibile nello svolgersi di quella spirale temporale.. A volte si scopriva curioso di sapere a quale tempo il meccanico piccolo amico fosse arrivato. Ma : ” Tu sai, ! – un giorno, pensieroso, l’apostrofò – tu lo sai! Forse QUELL’ORA l’ hai già battuta e come se niente fosse sei andato oltre!”-L’uomo un giorno si fermò per sempre, l’orologio continuò la corsa fino all’esaurimento della pila. ”
Paola Mars.
Siringati d’Italia unitevi.
Certo che siamo nella giungla della medicina;mentre i mezzi di governo o psudo-governo con gli apparati di partito e partiti al seguito si mettono in evidenza con l’essere pro vaccinazione,il coro dei medici o degli scieziati che vagano sulla rete smontano pezzo per pezzo la teoria salvifica del vaccino.A chi dare ascolto?Vaccinarsi per vaccinarsi:vaccinarsi dunque per avere il permesso di libera uscita o,vaccinarsi non come atto di “fede” ma, con coscienza e in coscienza avendo piena fiducia della così detta scienza?Se ,da una parte c’è il :tutto va bene ,dall’altra suonano campane anche funebri e minacciose per la salute e,quelle che parlano contrarie , son voci in camice, con tanto di foglio illustrativo statistico di casi clinici al seguito:sopratutto lo fanno pubblicamente mica alla no vax come ce li descrivono questi pompieri dell’informazione.Da tutto questo scientifico controcanto chi ci rimette;almeno nel lecito e conseguente dubbio? Ci rimette il siringato,il siringato a cui viene il sospetto di essere stato siringato:si;due volte,che dico, tre.
Max Weber.
C’è un pezzetto di Max Veber che merita di essere citato abbondantemente contro quei fanfaroni del “nuovo” come contemporaneo che è un termine come si sa, confuso per non dire messo in confusione da questi buffoni della “parola” e del “concetto”,insomma del sofismo ad arte:o a regola d’arte ,che sono poi usanze di tutti i tempi e di tutti i luoghi,non conoscendo (tutti) ,il valore di materia-io,colore e del suo plasmabile processo nell’opera privo di ogni censura(come inconscio),quindi libero, sempre diverso e vivo,ancestralmente ostinatamente creativamente vivo.Comunque; per tornare a Max Weber questi scrive:”Non è vero che un’opera d’arte di un epoca in cui siano stati elaborati nuovi mezzi tecnici o,per esempio,le leggi della prospettiva,si trovi per questa ragione a un più alto livello,sul piano puramente artistico,di un opera d’arte priva di ogni conoscenza di quei mezzi e di quelle leggi,purchè questa non sia formamalmente o materialmente manchevole,purchè cioè essa abbia scelto e plasmato il proprio oggetto come era possibile fare a regola d’arte senza l’applicazione di quelle condizioni e di quei mezzi.Un’ opera d’arte veramente “compiuta” non viene mai superata,non invecchia mai;l’individuo può attribuirvi personalmente un significato di diverso valore;ma di un’opera realmente “compiuta” in senso artistico nessuno potrà mai dire che sia “superata” da un un’altra pur essa compiuta”.-Insomma, Weber lancia un sassolino che per certi personaggi dovrebbe preoccupare come un calcolo renale.
“Fratello” Fedez.
Bhe!Fedez ha fatto una certa impressione quando si è presentato con un video copia e incolla alla Berlusconi e che;al posto del video Berlusconi, Fedez , prometteva un futuro da incubo.Fa impressione come il potere di internet annulli tutte le sgomitate RAI e mediaset;insomma se non le annulla proprio le sorpassa in ascolti.C’è chi si è stracciato le vesti,chi ha visto il nuovo Grillo e chi,invece ,non ha guardato nè ascoltato.Eppure quell’inquietante messaggio alla Fedez qualche straccio di verità lo conteneva,verità magari finanziata ,verità mascherata ma, proprio perchè mascherata qualche inconfessabile verità la diceva.
Renzi.
Ma insomma,questo Renzi è davvero simpatico,si potrà dire quello che ognuno desidera;vederlo cioè come un “desiderata”.Renzi si difende e difende bene,ha messo all’angolo i cinquestelle e PD compreso , si fa minaccioso per l’elezione del prossimo presidente della repubblica:insomma sta sulle scatole a molti:molti che fanno programmi senza l’oste Renzi.Sembra addirittura che il suo conto corrente sia ben fornito:qualcuno afferma che è una colpa:come se avere i soldi fosse una colpa,buon per lui che ha saputo guadagnarseli.
Green pass.
Green Pass , verde permesso, quasi porta per il Paradiso, reso obbligatorio in Italia anche per chiunque lavori ,pena l’esclusione., proprio un mese fa il quindici ottobre 2021. Ah Green Pass! Attenzione, però se inavvertitamente ci si sbaglia nello scrivere o nel pronunciarlo potrebbe ad esempio uscire un “Grein Pass “. che nel dialetto di Piacenza città italiana suona male perché Grein = Grino = Porco, maiale . Pig insomma! Come precipitare dalla porta del Paradiso a quella infernale. Niente preoccupazione, tuttavia, in Italia l’infernale va di moda. Proprio nello stesso 15/10/21 nelle scuderie del Quirinale ( sede della Presidenza della Repubblica, a Roma )si è inaugurata una mostra dal titolo ” Inferno” nella quale campeggia una grande opera di Rodin alta più di sei metri, larga circa quattro ,fatta venire apposta dal Museo Rodin di Parigi, intitolata “La porta dell’inferno” .
Paola Mars