“Narrazioni”.

Written By: bruno - Mag• 24•22

Di quando le narrazioni contano le cose che non vogliono dire:Draghi dice davanti ad una platea di bambini;ho telefonato a Putin dicendogli di parlare con il presidente ucraino per fare la pace e lui mi ha risposto : non è il momento.Sono allora andato da Biden e gli ho proposto di fare la pace con Putin,e lui mi ha risposto:si può fare, ma ha omesso che Biden ha minacciato anche la Cina di fargli la guerra.A questo punto manca solo di omettere l’Inghilterra di Boris,ciliegina di guerra sul mondo intero, e la narrazione è compiuta.Il che dimostra che: le telefonate pedagogiche di Draghi sono farlocche per bambini,

Il burka.

Written By: bruno - Mag• 23•22

Corsi e ricorsi storici fanno tornare le donne ad indossare il burka in Afganistan;nessuna sorpresa dunque quando ritorneremo-anche se non ce ne siamo ancora andati-a prendere il gas russo da Putin.

“Ricucire l’imene”

Written By: bruno - Mag• 23•22

Sarà forse perché comincia l’aria di elezioni e referendum, dei quali contenuti non si parla granché tuttavia, ma qualche cenno di vaga umanità affiora dai politici vari. Sembra tutto ritornare alla normalità quasi come una provvidenziale ” ricucitura dell’imene” E tutti noi stanchi ,sfiniti da quasi tre anni di subìto “lavoro ai fianchi” ci abbandoniamo all’onda della narrazione ufficiale, alle pur belle parole di politici, governanti che caldamente ci fanno rilevare di essere loro i fautori di tale ” normalità riconquistata” . Ma tranquilli a settembre ritornerà tutto daccapo, bisogna procedere col copione prefissato . E già ci sono avvisaglie.

Paola Mars.

Il “bambino” Picasso.

Written By: bruno - Mag• 22•22

Picasso ha impiegato tutta la vita-dice- a dipingere come un bambino;ed abbiamo scoperto che da bambino lui,Picasso dava i numeri ed era pieno di paure,fobie:infatti quell’infanzia bambinesca pare ,non fu per nulla felice ed averci fatto del denaro deve averlo in qualche modo ripagato di quel triste passato che lui ha così ben documentato nel suo lavoro.

Ho fatto la chemio.

Written By: bruno - Mag• 21•22

“Ho fatto la chemio;e non mi si avvicina più nemmeno una zanzara”.Questo un ragazzo in bicicletta, mentre pedalava diceva ad alta voce vicino Piazza Cavalli ad un suo amico.Una volta parlare di chemio era come parlare di peste nera per il senso di morte che suggeriva;oggi ,in bicicletta,un ragazzo,in una giornata di bellissimo sole,davanti al Gotico;pedalando, lo diceva :quasi soddisfatto,per le zanzare.

Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Mag• 21•22

Hina Saleem era arrivata in Italia adolescente per unirsi alla famiglia che dal Pakistan si era trasferita a Sarezzo. Aveva imparato subito la lingua, si era fatta degli amici, aveva maturato una sua indipendenza che, però, a casa non vedevano bene. Hina non voleva indossare gli abiti tradizionali, voleva vestirsi all’occidentale, all’italiana, che in quegli anni, i Duemila, equivaleva allo stile di Britney Spears e altre popostar. Si era trovata un ragazzo italiano, un operaio che le aveva promesso di portarla a vivere con lui, per ricominciare. Sì, perché, Hina aveva denunciato il padre per abusi e maltrattamenti, salvo poi ritrattare in vista del processo perché non se la sentiva di far condannare suo padre. Però viverci insieme no, quello no. Così era andata a convivere col fidanzato e si era trovata un lavoro in pizzeria. Finalmente era felice. Un giorno, mentre la maggior parte della famiglia era in Pakistan per una vacanza, suo padre l’aveva richiamata a casa chiedendole di salutare un parente. Hina aveva acconsentito. Una volta arrivata ad aspettarla c’era il clan maschile della famiglia, padre, zio e cognati, armato di coltello. Non ha avuto scampo. L’hanno sepolta in giardino coi segni di quelle 20 coltellate al volto e al collo. E nessuno l’avrebbe cercata se il fidanzato non si fosse precipitato nella casa del delitto scoprendo l’orto fresco di sepoltura. Era il 2006, gli assassini sono stati condannati a 30 anni. Di Hina oggi resta una tomba spoglia e senza foto in un cimitero in provincia di Brescia. Suo fratello minore oggi è il capofamiglia. Non difende il padre ma lo ha “perdonato”, come tutta la famiglia. “È stato solo un gesto d’ira”, ripete.
Kella Tribi

Ballottaggio.

Written By: bruno - Mag• 20•22

Sforza non avrebbe nessuna difficoltà nel governo della città come primo cittadino e ,la banca,quella di Piacenza non gli fa difetto.Al ballotaggio dovrebbe andare lui e,sarebbe dovuto andare lui appoggiato da tutto il centrodestra;Meloni compresa,se non altro per coerenza :infatti risulta del tutto incompresibile un binomio Meloni-Barbieri che, secondo il mio modesto parere stride (sic) se non proprio “stride” risulta del tutto oscuro ed ostico ammantato di un certo esotismo per una figura che;come la Barbieri ha messo le mani:tutte e due, in tutte le zuppe di sinistra.Vi immaginate la Meloni e l’Ente teatri o il Gioco vita o la Meloni alle prese con il vice della Ricci Oddi Gazzola?Direte che il mio è un punto di vista,minore, di lana caprina:ma ,allargarsi e ,allargarlo mostrerebbe le stesse identiche ingessature ortopediche nelle crepe di sinistra e non si finirebbe più di stupirsi e di stupire mostrando un alleanza che non c’è nei contenuti:posto che i contenuti:quelli della Meloni siano compatibili con quelli dell’ingessata Barbieri.

Rousseau,non quello dei grillini.

Written By: bruno - Mag• 20•22

Ho tentato di leggere Rousseau , il suo Emilio, ma quell’uomo naturale da lui decantato mi ha stancato ; è uno dei rarissimi autori che di cui ho chiuso senza rimpianti le pagine.Ma oggi rileggo ancora una sua frase,frase che allora mi aveva colpito per la sua verità ;specialmente se riferita al disperato bisogno dell’oggi del vero,autentico “contemporaneo”-preistorico decorativo- dove,se non c’è-preistorico- contemporaneo o “novità” (sic) non esiste nulla.Oggi hanno aperto anche un “meseo” della fotografia ,non ricordo in quale città ma,vedere tutte quelle foto deve essere di un angosciosa tristezza particolare:come passare le scatole di foto che ogni casa conserva guardandole con rimpianto e,malinconia,malinconia che spetta alle cose morte e passate per sempre:che morte son le foto,e non sono arte,ma solo facce e facce e pettinature e abiti disossati dalla loro materia.Un clic fulmina l’immagine,non la fa,non sa farla non può farla.A proprosito di Rousseau-che non è quello dei grillini- rileggo e forse riscrivo:E’ massimamente -bello questo tono aulico- che le società europee di CULTURA altro non sono che pubbliche scuole di menzogna,e sicuramente vi sono più errori nell’Accademia delle Scienze che in tutta la nazione degli Uroni-questa citazione sulla tribù dei pellerossa d’America spicca particolarmente nel suo esotismo-comunque : il testo contine una verità incontestabile se vista con occhio critico ed è tratta dal terzo liro di Rousseau dell’ Emilio.

Sus scrofa.

Written By: bruno - Mag• 19•22

Chissà perchè,in questi giorni a Roma,come da noi ,imperversano mandrie di cinghiali,imperversano un pò dovunque e, la cosa preoccupa;essendo il cinghiale-sus scrofa della famiglia dei suinidi-specie protetta.Personalmente sono anche animalista,per cui non ho nulla contro nessuna specie di animale anzi,al contrario; credo che vivano malamente di sovraffollamento e per sofraffollamento,nonchè per sfoltimento delle loro residenze verdi a porta a porta con noi,e,come noi ,con uomini costretti ;a volte ,a vivere come loro:sopratutto con loro.C’era una volta la batracomiomachia e i paralipomeni-che significa poi cose tralasciate-mentre qull’altra parola ,l’altra;di cui parla anche Leopardi;della guerra fra i topi e le rane:la batracomiomachia appunto c’era come argomento a significare le “lotte” politiche ridotte al microscopio o, sarcasticamente trattate.Tutto questo polpettone per dire che?Ci sono troppi,troppi cinghiali in giro e soltanto una volta,tanto tanto tempo fa ,si potevano vedere e forse “godere” di questi spettacoli ma; al circo o Colosseo a Roma ,nelle lotta fra uomini e cinghiali-sus scrofa-appunto.

“Vincere”:si vince sempre allo stesso modo.

Written By: bruno - Mag• 18•22

Gira che ti gira,pare che questa querra in Ucraina,guerra piena di vittorie e controffensive coraggiose per la nostra stampa e mezzi di comunicazione tv compresa;cominci a fare i conti con una resa:quelle delle acciaierie sui cui componenti pende-addirittura- una minaccia di giudizio per crimini di guerra e, per quel che concerne invece “l’eroica” resistenza dei pagamenti in rubli, si paghino;si paghino-senza indugio e nonostante il dispetto d’Europa- con la moneta-il rublo- che la Russia aveva richiesto.Quando si dice “vincere” e “resistere”.