Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Lug• 30•22

Vigevano, Sara Lemlem Ahmed quarantenne, olandese di origine eritrea era in Italia da circa tre anni. Scomparsa il 4 dicembre 2021 dopo una lite con il compagno Corrado Mannato
La sera della scomparsa era uscita senza portare con sé il telefonino, denaro o documenti. Nessuna telecamera in città ha ripreso i suoi movimenti. L’epilogo di un diverbio animato: pare che lei, depressa, volesse tornare nei Paesi Bassi per cambiare vita ancora una volta. Era in Italia da circa tre anni ma non aveva mai trovato un lavoro stabile. Aveva conosciuto Mannato, 49 anni, in un sito web d’incontri. Dopo la scomparsa, il compagno l’ha cercata per ore a piedi prima di sporgere denuncia. Un episodio classificato all’inizio come «allontanamento volontario».
Il corpo è stato ritrovato il 9 febbraio 2021 in stato di decomposizione in un cantiere fermo da anni, in un vano ascensore, alto non più di due metri, con alcune lesioni soprattutto al volto. Indossava gli stessi abiti del 4 dicembre: un giubbotto scuro, i jeans, gli stivali. Il fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica, per ora, non contempla ipotesi di reato. Corrado Mannato, nel frattempo, è stato sentito dai carabinieri del reparto operativo di Pavia. La vita intera della quarantenne era avvolta dal mistero.
Cosa sia successo alla donna quella sera è ancora tutto da capire: l’avanzato stato di decomposizione del corpo non ha consentito di fare considerazioni obiettive sulla dinamica né sulla causa di morte, salvo escludere evidenti segni di violenza.
Sul caso indaga la Procura di Pavia che ha aperto un fascicolo contro ignoti. All’interno compare come parte offesa anche il compagno di Sara, Corrado Mannato. Con lui anche la sorella e la madre della 40enne.
Corrado Mannato ipotizza anche che qualcuno possa averle fatto del male: “Mi sembra più probabile che nella sfortuna, Sara non era lucida e che abbia incontrato qualcuno che possa averne approfittato in qualche maniera. Sul corpo di Sara però non sembrerebbero esserci segni di un tentativo di violenza sessuale. L’autopsia effettuata non aiuta a capire le caus del decesso.
Il caso é ancora aperto.

Kella Tribi.

Draghi :il duce in guerra.

Written By: bruno - Lug• 29•22

Non mi si venga a dire che senza Draghi l’Ucraina non potrà vincere la Russia che;piuttosto per l’Ucraina sarà non solo dura vincere-con Draghi o senza Draghi-,ma anche solo trattare alla pari con la Russia in questa guerra.Che Draghi fosse a questo punto il taumaturgo,l’invitto,l’indiscusso duce della guerra per una vittoria certa di una qualche nazione ha del ridicolo:ridicolo senza essere salviniano o,leghista,o terrappiattista,o anche solo semplice piazzista che qui,siamo ridotti alla pagliacciata;l’ennesima pagliacciata di chi si propone addirittura come guida indispensabile dell’Ucraina:che è una astrazione:ma anche dell’Italia ed è una mostruosità pericolosa.

Occhio alla “tigre”.

Written By: bruno - Lug• 28•22

Come hanno potuto quel partito:vera zuppa,o ,minestrone di molti vuoti politici che si nomina PD;come hanno potuto,dico:questi fantaccini,attendenti,piccoli,ma pericolosi volenterosi burocrati,inventarsi:l’occhio di tigre,Dio solo lo sa.Fumettari alla Sandokan si sono inventati un “nuovo” argomento politico:”l’occhio di tigre”;quando ,di tigre ,non sanno e non possono nemmeno uguaglire quel famoso grasso,grasso venduto in oriente come cura dell’artrosi.

Ma quale leadership.

Written By: bruno - Lug• 27•22

Perfino la Meloni viene vista come una “Mussolini” in camicia nera mentre marcia su Roma.Evidentemente da gente,cultori del fascismo che lo celebrano e lo mantengono in vita come una sacra reliquia da venerare ad onta e vorgogna di ogni futuro facendolo immortale per proprio tornaconto-sapendo anche poco di fascismo e di Mussolini che detestava le squadracce fasciste,marcia su Roma compresa che,mi pare fosse invece gestita da un certo Rossi.Bhe!Questo fascismo becero e di maniera fa comodo ed è esemplificativo per gente di poca veduta come quella di sinistra che,senza fascismo non saprebbe cosa e come argomentare;sopratutto come campare.La leadership in Italia batte la fiacca e anche un due per cento la reclama:non si sa a chi darla,che tutti a vogliono e la pretendono:leadership da fiera o da baraccone,per cui si scomodano paragoni fumettosi e astorici:roba alla disperata e per un popolo disperato che promette solo ripicche ed astensione.

Tutti in campo.

Written By: bruno - Lug• 26•22

Tutti in campo:il grande campo,il gruppo in corner,gli esclusi dall’arbitro,il centro campo,intorno al campo,cespugli di campo,sorprese in campo,i voltagabbana di campo,il campo è un sempreverde della politica e della tattica,senza campo non c’è politica che tenga.L’arbitro è sempre ,immancabilmente venduto ,spregevole e figlio di puttana a seconda dei giocatori in campo:potevamo vincere ma l’arbitro non ha concesso il gol della vittoria .Arbitro venduto,venduto all’America o a Putin,servo atlantico:ma chi t’ha fatto fare l’arbitro:mentre potevi benissimo darti all’arte della prostituzione esentasse:coglione.Insomma è tutto un fiorire politico che scende in campo,le metafore sul campo si sprecano e si moltiplicano in un paradosso senza nessuna uscita:una volta in campo,infatti ,costoro;transfughi e o ,voltagabbana non se ne escono proprio più,finchè morte li separi,finalmente ,dal campo.

Metamorfosi.

Written By: bruno - Lug• 25•22

Che Di Maio si affezionasse al palazzo romano era perfino scontato;come era scontato il suo ringraziamento deferente a Grillo che, con il binocolo Di Maio avrebbe imboccato l’ingresso di quel Palazzo romano senza Grillo:povero non vuol tornare più nessuno e,sarebbe da fesso fare il contrario:la politica in fondo è un abito,un apparire con l’abito che ti si confeziona secondo la taglia:la taglia con i tempo cambia si sa,cambia:chi in bene chi in peggio ,ma le toppe non son più di moda anche fra gli arlecchini romani.Guardate Brunetta:Brunetta,perbacco. si è buttato nel PD,senza cambiar d’abito:così come era e si trovava:calzato e vestito con la stessa espressione che aveva fino a ieri:dice che soffre,soffre:ma non si vede e,se lo dice lui,noi ci crediamo:forza Brunetta,forza che sei sempre lì:lì con il pallino in mano,non piangere più.

Francesco Gorni Kramer.

Written By: bruno - Lug• 24•22

Rai storia:su rai storia oramai passa di tutto e, il suo storico ,salta;o sprofonda, da Celentano a Monica Vitti,dalla Carrà-Pelloni- a tutto un repertorio di genere leggero .E,qualche giorno fa è capitato di vedere anche lo “storico”-su rai storia- Gorni Kramer-Francesco Kramer Gorni-di Rivarolo mantovano.Kramer parlava di un pò di tutto,o di tutto un pò, ed è stato sorprendente ,nel rivedere quel vecchio filmato di come Gorni Francesco Kramer;Kramer dico,di Rivarolo mantovano disprezzasse il nascente ,allora,Lucio Battisti,sorprendente ma sopratutto poco profetico.

Date a Berlusconi.

Written By: bruno - Lug• 23•22

Date a Berlusconi quel che è di Berlusconi:dopo tutte le sputtanate che si è preso;i processi,le opposizioni,gli insulti e le condnne.Dopo aver espiato,quì,su questa terra le pene e le censure dei bempensanti e dei giudici che; si guardano bene di palesare il loro retro-bottega pensiero.Dopo tutta questa schemaglia del dare del fiero,inossidabile “puttaniere” al cavaliere,rendano almeno l’nore:l’onore delle armi al pluri combattente foderato di banconote ma non per questo condannabile se non dal popolo,da questo popolo di invidiosi che:puttanieri come lui,ostentano l’aureola posticcia e d’oro falso per testimoniare il loro taroccato e farlocco blasone.Date quindi a Berlusconi quel che a berlusconi tocca.

Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Lug• 23•22

l 20 marzo 2022 Carol Maltesi, 26 anni, mamma di un bimbo, viene ritrovata cadavere, a pezzi, in un dirupo della Val Camonica. Di lei i giornali riportano per lo più lo pseudonimo, Charlotte Angie, che utilizzava nel mondo del porno, a cui era approcciata da non troppo tempo. E la sua scelta e le sue abitudini e le esibizioni dal vivo, tutto è finito sotto la lente dei media molto più in rilievo di quanto invece avrebbe dovuto essere per le informazioni che riguardano il suo assassino: l’uomo fermato per averla uccisa, messa prima in un congelatore e poi dispersa a pezzi. E invece stiamo qui a leggere delle scelte di Carol. Povera, povera Carol.
Il solo e unico motivo per cui Davide Fontana 43 enne, bella presenza, un posto in banca, ha ucciso Carol Maltesi, è stato per impedirle di seguire i propri progetti di vita, allontanandosi da lui. Carol aveva programmato di trasferirsi dalla casa di Rescaldina in Venero per avvicinarsi al figlioletto. Davide è per lei che ha lasciato la moglie, per lei si è trasferito, per la sua idea malata e primitiva per cui amare e braccare sono la stessa cosa. E quando il castello di carte è crollato, si è scontrato con la dura realtà. E cosa ha scelto di fare? Di ucciderla a martellate
Due mesi. Sessanta giorni, questo il tempo con cui Davide Fontana ha convissuto con il cadavere di Carol Maltesi. Settimane e settimane, in cui, mentre lei era rannicchiata nel suo congelatore. Fontana ha cercato di depistare le indagini mandando messaggi dal telefono di Carol per tranquillizzare famiglia e amici, la madre, innanzitutto, ma anche il figlioletto di sei anni che viveva con il papà in un’altra regione
E così, dopo averla uccisa, si è trasformato in lei, ha cominciato a rispondere al suo posto, ha pagato l’affitto per suo conto, ha guidato la sua auto, e alla fine, è andato anche a fare denuncia di scomparsa ai carabinieri di Breno. Non gli hanno creduto e quando i tatuaggi hanno confermato l’identità della vittima trovata a pezzi nel dirupo, è scattato il fermo. Lui ha confessato, blaterando di raptus. Ci penseranno i giudici, i tecnici, gli avvocati, a dare una spiegazione a tutto questo.
Un patetico, vile tentativo di coprire la propria crudeltà e la propria violenza. Niente raptus, niente malvagità, solo e sempre un uomo che preferisce, al confronto con una donna, la sopraffazione fisica.

Kella Tribi.

Il ragno

Written By: bruno - Lug• 23•22

Nato all’ombra di un vaso pendeva in autunno dal tendone azzurro, in qualche preda sperando .Giallo e nero lucente ,rischiava ogni giorno di più; ,su e giù dondolando al suo filamento aggrappato. Giù su giù quale prepotente e incontrastato dominatore. Un vento più forte lo sorprese a metà percorso scaraventandolo lontano. Le formiche, da terra, si diedero gomitate significative accennando con le antenne mentre continuavano il monotono percorso quotidiano.

Paola Mars.