Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Set• 02•22

Taranto, il 17 giugno 2016 Luigi Alfarano, impiegato dell’Ant, ha strangolato in casa Federica De Luca, dopo una violenta lite per la separazione che doveva essere formalizzata nel pomeriggio davanti agli avvocati. Poi ha portato il piccolo nella casa del mare e gli ha sparato prima di suicidarsi
Nella copertina della sua pagina Facebook aveva postato la foto, dedicata al figlio di quattro anni, con la scritta ‘Andrea ti amo’ impressa sulla sabbia. Federica De Luca, trent’anni, arbitro della Fipav, è stata trovata morta martedì sera nel proprio appartamento al terzo piano di uno stabile di via Galera Montefusco, a Taranto, alle spalle della Concattedrale.
E’ stata picchiata e strangolata dal marito Luigi Alfarano, vent’anni più grande di lei, uno dei coordinatori delle attività promozionali dell’Ant (l’Associazione nazionale tumori) di Taranto. L’uomo ha poi lasciato l’appartamento con il figlio Andrea portandolo in auto nella casa di campagna, dove lo ha ucciso con un colpo di pistola alla nuca. L’uomo ha quindi posato il corpo del figlio sul letto, gli si è steso accanto e si è sparato con la stessa arma.
La tragedia si è consumata nel giorno in cui i due coniugi avrebbero dovuto presentarsi in uno studio legale per discutere della loro separazione. E’ stata la mamma di Federica, non avendo più notizie di lei, a insospettirsi e a chiedere aiuto alle forze dell’ordine. I vigili del fuoco hanno sfondato la porta dell’abitazione di via Montefusco e hanno trovato il cadavere della 30enne, che presentava i segni dello strangolamento e di una colluttazione. Ma in casa non c’erano né il marito né il figlio.
Sono così cominciate le ricerche, terminate con il ritrovamento dei corpi nella casa di campagna fra le zone costiere Chiatona e Pino di Lenne.

Kella Tribi.

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