Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Ott• 25•19

Era il il 29 settembre del 1975 quando a Roma vennero scoperti per caso i corpi di due ragazze nel portabagagli di una Fiat 127: Rosaria Lopez 19 anni e Donatella Colasanti 17, la prima era morta; la seconda si era finta senza vita per salvarsi. Venne denominato Il Massacro del Circeo, un avvenimento che ben spiega quanto la cattiveria umana assuma talvolta forme raccapriccianti. Le due ragazze erano state invitate a una festa a Villa Moresca, sul promontorio del Circeo da tre giovani dell’alta borghesia romana e legati ad ambienti neofascisti di Roma: Gianni Guido, Andrea Ghira e Angelo Izzo (quest’ultimo si macchierà più tardi di altri due gravi femminicidi) Per le due giovani l’ingresso nella villa, di proprietà della famiglia di Ghira, sarà l’inizio dell’inferno: quasi due giorni di percosse, ogni tipo di violenza, vessazione e tortura vennero inflitte con crudeltà gratuita non solo sul corpo, ma anche nell’anima delle due ragazze Credendole morte entrambe, vennero caricate in macchina. La Colansanti, chiusa nel bagagliaio assieme al cadavere dell’amica, iniziò a gemere e lamentarsi, sperando che qualcuno potesse udirla. Per sua fortuna una guardia di passaggio sentì il disperato grido d’aiuto e riuscì a liberarla. Il Guidi venne subito arrestato, poi scattarono le manette per Angelo Izzo, mentre Andrea Ghira riuscì a farla franca. Il 29 luglio 1976 arrivò la sentenza di primo grado: ergastolo per Gianni Guido e Angelo Izzo, ergastolo in contumacia per Andrea Ghira. I giudici non concessero alcuna attenuante. La sentenza per Gianni Guido venne modificata in appello il 28 ottobre 1980 (abbiamo già detto che si trattava di rampolli della Roma bene) e ridotta a trent’anni dopo la dichiarazione di pentimento e la accettazione, da parte della famiglia della ragazza uccisa, di un risarcimento. Dopo due evasioni, nell’ aprile 2008 fu affidato ai servizi sociali. Ha finito di scontare definitivamente la pena il 25 agosto del 2009 fruendo di uno sconto di pena grazie all’indulto. Andrea Ghira, dopo essersi arruolato nella legione straniera sotto falso nome, fu arrestato a Melilla, Spagna. Morirà in carcere all’età di 40 anni seguito overdose Angelo Izzo nel dicembre 2004, ottenne la semilibertà dal carcere di Campobasso, per andare a lavorare nella cooperativa “Città futura”. Durante la semilibertà il 28 aprile 2005, Izzo uccise Maria Carmela e Valentina Maiorano moglie e figlia di un boss pentito che aveva conosciuto in carcere. Sta ancora scontando l’ergastolo

Kella Tribi.

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