Langone Camillo.

Written By: bruno - Ago• 02•16

Camillo Langone ne sa una più di San Paolo , lo raccontava al suo macellaio di Parma l’altro giorno ,il macellaio ,che è un credente,come può esserlo un macellaio,con tanto di rosario fra i quarti, non sa più a che Santo rivolgersi tanto che, fatto tremante, taglia fettine malfatte con un certo imbarazzo.Pare,dico pare che Langone svelasse al macellaio, la vera natura del Corano,quella vera vera (mica le balle che raccontano certi preti , Papa compreso),il Corano signori e signore,il Corano,dove si dice,anzi si scrive che, agli infedeli occorre tagliare la testa,come lui fa con i vitelli,parola di Corano e, descrivendolo,puntava fisso fisso nelle pupille rigate di sangue, lo stupefatto macellaio, mentre con una efficace mimica si passava l’indice e il medio uniti, come per tagliarsi e tagliare la gola.Al che ,il turbato macellaio si è improvvisamente intristito,intristito anche perché sa che fine fanno i vitelli quando gli tagliano la testa,specialmente i suoi vitelli .Lui,lui di vitelli ne ammazza due alla settimana,non vorrebbe proprio fare la stessa orribile, ma necessaria fine (si deve pur vivere),che poi sarebbe la fine che, dovrebbero infliggere i mussulmani ai miscredenti cristiani.Pare,ma non è accertato che, il nostro Langone Camillo ,che vede la chiesa “come nave senza nocchier”,pare,ripeto pare, si sia consultato con il suo amico macellaio di Parma, per aprire una piccola nuova società,con tanto di macelleria islamica,anche perché là o qui ,nell’islam,di Papa non ce ne sono proprio e lui ,lui, Camillo Langone ,figurerebbe bene benissimo anche come Imam,potrebbe dire la sua, certo di trovarsi di fronte a dei “veri” fedeli,mica a questi sbracati baciapile ignoranti ed infedeli del: “volemose bene”.

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