La capanna dello zio Tom a Perino.

Written By: bruno - Giu• 15•14

Spiace scrivere di certe cose,anche perchè ,certe cose,vanno cosi’, il mondo va cosi’ e non ce ne puo’ frega’ dè meno di come va il mondo.Tuttavia un prurito ci assale quando si leggono i testi di Eugenio Gazzola,”d’arte moderna”.Infatti leggiamo su Liberta’ di oggi, una pezza giustificativa per “l’opera” di Bertuzzi a Perino,Perino, che un tempo , aveva una splendida enorme ghiacciaia antica in cotto, ed è stata abbattuta (come se, il modo di conservare il cibo non fosse cultura) distrutta, nella piu’ completa indifferenza a colpi di piccone,per dotarsi di una finta stalla,tempio laico di finte memorie,nello stile di un libro finto cuore,vera e propria capanna dello zio Tom (Uncle Tom’s Cabin , del 1852) o separazione fra classi sociali,intere comunita’ (montane), ridotte al ruolo di buoni selvaggi.Scrive e finisce Gazzola,nella sua letterina che noi sunteggiamo ,a Liberta’:”in conclusione,se la stalla di Romano Bertuzzi sta tutta in questi pensieri (rettifichiamo in pensierini) e come opera d’arte che puo’,anzi deve,essere usata allora l’opera rappresenta senza alcun dubbio (sic),un patrimonio di bellezza:l’esecuzione irripetibile la fa unica:il valore culturale la rende centrale per la comunita’ del paese:la funzione pubblica la definisce utile”e  qui’ finisce il pistolotto  pompieristico Gazzola se l’avete capito.Ora,basterebbe  andare verso Ponte dell’olio,scendere ,fino a Grazzano Visconti per mostrare al nostro “critico” che, qualche secolo fa, il Conte Giuseppe, aveva realizzato,con pregiati materiali,un paese intero,strutture,case per essere usate ,botteghe,di culture dimenticate,stalle comprese,che  dovevano  ancora “rivivere” nei loro mestieri, stili di vita e modi  che furono, un tempo culla per molti,se non di tutti noi.Allora, percorrendo quelle fac-simile di  strade di finto paese,con le loro fac-simile facciate tardo medioevali,il nostro Gazzola,  colpito dal genio del Conte, pensera’ di trovarsi al cospetto di un grandioso  Guggenheim “irripetibile”,mentre noi,per anni e anni,ignoranti come siamo, lo abbiamo sempre definito la fiera del kitsch.Concludendo,il finto medioevo di Grazzano ,con i suoi paggi, cavalieri e dame,principi e signori,visitatissimo da tutto il mondo,riuscira’ a mantenere il suo primato,dopo la concorrenza insidiosissima che le verra’ fatta dalla capanna del buon selvaggio dello zio Tom,di Perino?Dimenticavo,c’è qualche preoccupazione per trovare qualche vacca da mettere al suo interno,mancheranno,è vero, le vacche ma, in quanto  a somari non c’è carestia.

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