La Ricci Oddi dialoga con nessuno.

Written By: bruno - Nov• 08•17

Andate in un museo della lirica qualsiasi,andate in un teatro d’opera dove si possa allestire una rassegna che riguarda il bel canto,mettete un tenore o un basso,forse un soprano o un contralto,oppure un mezzo soprano,mettete insomma la voce che desiderate accanto ad un grammofono o ad un giradischi ,oppure ad uno di quegli ammenicoli che si usano oggi e che non son più né grammofoni né giradischi,ma cantano e suonano solo se inseriti per mezzo di una chiavetta con tanto di corrente.Bene,mettete la vostra voce,voce cantante femmina o maschio,oppure castrato se vi piace,mettetelo acconto allo strumento che avete scelto per ascoltare musica o canto, spento o acceso,come meglio desiderate,quindi dichiarate al pubblico presente che quello è un confronto fra l’antico ed il contemporaneo.Qualcuno comincerà a darsi di gomito,qualc’un altro vi ascolterà assorto perché quello che canta ,quello che canta non ha bisogno di uno strumento elettronico per cantare,il secondo,senza che uno canti si accende e si spegne,ma purtroppo non emette nemmeno un suono.Ebbene,il nuovo direttore della Ricci Oddi,persona certamente alla moda,desidera mettere un informale (informale si fa per dire),desidera mettere di tutto ,e,quando scrivo di tutto è proprio di tutto quello che si può mettere di “contemporaneo” vicino ad un dipinto dell’ottocento,sia esso di materia sparsa informale,oppure oggetto che sott’intenda un concetto pre artistico,un ideuzza pre uomo preistorico per intenderci,di quando l’arte doveva ancora nascere o assumene una qualche forma,di quando la forma stessa venne formata molto tempo prima dalla materia oscura, per una legge universale che questi pre preistorici ancora non comprendono,non comprendono essendo prodotto di una vecchia,vecchissima ignorante società malata di alzaimer.Ebbene,come per il cantante e lo strumento elettronico,qualsiasi posto od oggetto che verrà messo accanto ad un opera compiuta otterrà lo stesso identico risultato,la stessa identica comparazione che, uno di quei due,cioè la voce, può stare benissimo senza il secondo (eesendosi formata in virtù della materia oscura) e che il secondo è solo un approccio tecnico o materico per l’incipit dell’altro ,ma sopratutto che da solo,da solo o in “dialogo” con un qualsiasi “altro”, non dialoga proprio con nesssuno se non per il direttore della Ricci Oddi ed il suo gregge.

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