Io volevo vivere soltanto, perché vita è un volo, breve, che conduce lontano, in alto, perché vita è conoscere ogni cosa sconosciuta, ogni angolo di mistero fino al profondo midollo che in te nascondi, creatura a se stessa misteriosa e lontana, perfino a se stessa. Svelare l’arcano, ricomporre i pezzi di cielo divisi, disarmonici e folli, e immobili e muti. Cavalcare nuvole sfuggenti gonfie di pioggia al miele dolce di temporale, in una estate esausta di doni, oppure aspre e nere, di pruni intrigati strappati dal vento che esse conducono. E conoscerle, ed esserne sorella, non più formica affaticata diretta verso il nulla.
Francesca Pierucci.
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