Il piacere.

Written By: bruno - Lug• 24•15

Esito’ prima di chiudere gli occhi,tutto gli apparve coperto di ghiaccio,tutto, traspariva, informe, torbido,e non sentiva,non sentii più, alcun profumo, odore ,di quel mondo che andava sbiadendo davanti ai suoi occhi supini, spenti, dimentichi ,dei bagliori del tempo.Non era alcun amore ,alcun affetto ,alcun desiderio,tutto si sfilacciava come una tela stanca,strappando ogni filo della sua vita.E non fu madre,sorelle fratelli padre nonni,non vi fu amore alcuno nel suo cuore,come mai nato,non desiderava ,non provava desiderio,né più cosa era, da desiderare.Eppure fu uomo,era stato, un uomo,si era creduto un uomo,un uomo di questo mondo,di questa città di questo tempo . Esalava, nel biancore di ghiaccio delle cose,così la sua giacca e le sue scarpe dozzinali che portavano ancora fresche l’impronta dei suoi piedi, sopra la sedia , esalava, sentiva l’odore sgradevole del suo corpo,di cui non conosceva quel sopravvenuto,improvviso tanfo ,di morta acqua verde torbida,ghiacciata .Esito’,fisso’, nell’ultimo tentativo che i suoi occhi fecero di vedere,guardare ancora,ancora e ancora, come una volta ,da vivo.Un piacere,un brivido improvviso sensuale e inteso gli chiuse gli occhi per sempre,cogliendolo di sorpresa,in punto di morte.

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