Lavoro,se ci sei batti un colpo.Roma celebra il suo Sabba,come lo stregone prega l’invocata pioggia, costoro festeggiano,festeggiano qualcosa che non c’è piu’,anzi ,piu’ viene evocato, da questi stregoni e streghe,piu’ l’oggetto del desiderio si appanna,evapora svanisce.Voto rituale di formule insulse e consolatorie, imbonitore di genti, gente che un tempo lavorava,lavorava ,prima ,molto prima dell’avvento di maghi e imbonitori,lavorava, nonostante imbonitori streghe e stregoni,lavorava,cresceva.Oggi quella che fu loro patria è terra di tutti,è terra, da dove chi puo’ fugge,fugge per sempre con quel che gli rimane,fugge, senza guardarsi neppure per l’ultima volta indietro,fugge, avanti,avanti,fugge minacciata ,insultata,avanti,perseguitata da una torma di famelici coboldi,streghe e stregoni,che nel giorno del primo Maggio fanno del loro Sabba,la loro festa.
Il Sabba del 1° Maggio.
Written By: bruno
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Mag•
01•14
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