I tuoi giorni
vissuti
si accavallano come
onde
sulla spiaggia del mio
ricordo
Volano sopra il susseguirsi
ossessivo dei minuti,
e ora capisco.
Capisco le tue corse,
capisco il tuo semplice
vestire,
la tua complicata mente.
Il tuo perenne movimento,
il tuo posare impaziente.
Mai noia si assiepava
a te intorno,
mai vuoto pensiero,
mai idea acquisita
appesantiva
il tuo occhio
del mondo ridente.
E penso che ti vedevo
come albero del mio giardino,
come frondosa quercia.
Tutto il bello
è davanti ai pensosi occhi,
intenti sempre a giungere
verso sentieri chiusi.
Francesca Pierucci.
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