EXPO EXPO EXPO.

Written By: bruno - Nov• 02•15

Anche il più piccolo insignificante tiranno da strapazzo o d’operetta, può ambire di conquistare l’Italia.La folla,le file di EXPO lo dimostrano,gente che non andava da nessuna parte e non voleva vedere assolutamente niente nulla, aspettava,cresceva,si ammucchiava l’una accanto all’altra,donne e bambini come profughi di prima classe verso un Eldorado da Nuovo Mondo.E anche chi non vi riusciva,anche chi doveva,stanco tornare, senza aver potuto vedere la terra promessa,vi tornava ancora e ancora,perché la’ era la terra,la’ la terra di latte e miele,la terra che Dio aveva loro promesso.Questo fenomeno,che definirei inquietante,dove e quando le masse si muovono verso il nulla e si mettono in fila,obbedienti ad un richiamo atavico primordiale ma indiscutibilmente verso il nulla,questo fenomeno è terreno fertile per una qualsiasi dittatura,fertile per un qualsiasi “incantamento” o delirio collettivo.L’EXPO, una volta di più è stata la riprova negativa e diseducativa che è possibile creare consenso senza scopo,consenso per il consenso verso una promessa,vera o falsa non importa,ma condivisibile in quanto promessa,sogno desiderio,miraggio allucinazione,come un tempo accadde a Piazza Venezia, o nella Piazza Rossa di Mosca o a Berlino e più in giù ,verso il Continente d’ Africa o in Oriente,nel sud America,dovunque, dovunque alligna e cresce un uomo, che incanta topi.

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