Ecco, ora arriva l’autunno coi suoi odori di terra bruciata, di bruciate foglie. Disfacimento dell’estiva mollezza, della bonaccia di venti, in rollii di foglie impazzite rincorse dalla follia che rinnova la terra, l’ara, porge sementi alle nuove stagioni, prepara un tappeto ove la neve offrirà il suo riposo alla terra assetata. Il gelo porrà la sua mano violenta sulla terra nera per farne culla di nuova speranza, di nuovi grappoli ammazzettati di rose cinesi garruli fanciulli di tempi remoti.
Francesca Pierucci-
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