Claudio.

Written By: bruno - Dic• 09•17

Un caffè normale e due decaffeinati,il barista era cinese nel bar tirato a specchio con il suo acciaio lucido.Due caffè decaffeinati e uno normale ,ripetei al barista che chino appoggiava i piattini per le tazze.La televisione di prima mattina sparava immagini sulla rivolta a Betlemme ed il mio amico Claudio, sollevando gli occhi con la tazzina sulle labbra senza bere, inveiva contro Trump:”quel pazzo,mafioso,pagliaccio,ad un cretino del genere dovevano dare le sorti del mondo,e mi guardava di lato fisso,fisso come per vedere un qualche mio assenso a quella bordata di insulti,poi agitandosi,visto nessuna reazione da parte mia,si volse verso la sua amica straniera che aveva un piccolo sorriso,piccolo,piccolo come di carta pesta,stampato su quella faccia mora e fine, fine,dal naso ben disegnato e occhi neri che sorrise si,ma non mosse ciglia,non disse nulla.Claudio si chiuse all’improvviso, spegnendosi nel suo improperio,si chiuse, come una pianta sensitiva sfiorata si chiude,si chiude stringendo le sue verdi foglioline al tocco.E tutto finì li,finì così,finì con un mio muto assenso, quello del si ,si,se le daranno,se le daranno di santa ragione,e ci scapperà anche il morto,ma Israele è Israele e Betlemme la sua capitale.

You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Lascia un commento