Claudio Monteverdi.

Written By: bruno - Mar• 20•16

In tempi che lo strombazzar di ritmo ci assorda e, il fracassar di suono ci svuota se ,per avventura qualcuno avesse desiderio di ascoltare Cladio Monteverdi, anche ,nella Selva morale e spirituale, ci sarebbe di che fare una qualche pacata riflessione per guardarci,e ,sentirci dentro.Se, in questi tempi dove un perenne presente precipita in un implacabile passato qualcuno avesse cuore di piangere sulla brevità della vita con i versi del Petrarca ,cantati da Monteverdi ne usciremmo,forse più ricchi,certamente più consapevoli e certi che una qualche bellezza esiste in questo mondo.Nessuna splendore eguaglia una musica e un cantar recitando per luogo comune creduto lontano,invece profondo e attuale, come profonde e attuali sono le nostre presenti radici.Nella Selva morale e spirituale c’è il Sacro e una sacra breve vita che si avvicendano,legandosi in esclamazioni e concatenazioni tronche ed espressive.Mai musica fu così efficace al cuore umano,mai,mai così sentita e perfetta,mai, ci fu dato di cogliere il moto dell’anima che vive con passione nel nostro corpo e nella carne di noi tutti.Occorre districarsi,proprio come in una selva,ascoltare sentire e risentire,meditare,incespicare fra quei rami fioriti folti e verdi,lucidi e vivi che, Monteverdi getta ai nostri piedi come per rallentarci e rallegrarci il passo,e provare, come a fatica ci fa aprire, una selva,la sua luminosa selva, infinitimanete umana che cresce di isole fiorite in gioioso dolore,passione , rimpianto,nostalgia di una vita,per una vita ,la nostra vita che subito finisce,così come la vita di tutti scompare,si annulla fra gioia e pianto.Vita,ricca solo di speranze che disperate affogano, per stupidità e ignoranza incolpevole.Monteverdi mette il dito,pone il dito,preme con il suo imperioso dito ,sul nostro cuore colmo di bellezza assoluta,irripetibilmente umana,umana come umane sono le nostre ore,le notti,le veglie,e,come umana,umana è la nostra morte,sì, proprio la morte,la dimenticata,l’assopita,la non voluta,la non pronunciata morte di tutti i sensi. Con un bellissimo verso di Petrarca Monteverdi la dice:”Cosa bella quaggiù non dura,non dura”.Pensateci e,ascoltate,se occorre riascoltate.

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