Celentano.

Written By: bruno - Gen• 07•18

Da piccolo andavo al varietà, oltre che essere un vero maniaco di film,ne vedevo uno al giorno e,il varietà c’era al lunedì mi pare.Diverse sono state le apparizioni in quegli spettacoli di comici e cantanti che sarebbero divenuti famosi più tardi,fra questi c’era Celentano,Celentano al Politeama che si presentava come imitatore di Jerry Lewis,faeva solo le moine di quello,le moine e basta.Acora oggi mi domando come fosse stato possibile presentare e scritturare un tizio che si dimenasse sul palco,che si domenasse e basta per ricevere l’applauso.C’è sempre una fanciullezza c’è sempre dell’ingenuità che accetta anche le banalità nella vita di ogni società,come quando si andava a vedere la donna barbuta pieni di emozioni,anche se si sa che, di donne barbute ne esistono,ne sopravvivono anche oggi ma non si mostrano in virtù delle lamette e delle cerette depilanti e, Celentano,Celentano era semplicemente un imitatore di gesti,gesti, non di voci né di episodi comici.Più tardi Celentano si è messo a cantare canzoni o canzonette in modo stonato fra il plauso generale ,ha fatto anche delle boiate di film memorabili,ma stava in piedi,lo si teneva in piedi,lo si voleva in piedi.Il mio professore di storia dell’arte, prete mancato,pur avendo fatto il seminario ne parlava durante le lezioni ,portava così anche lui il suo piccolo contributo al sostegno Celentano.Sono passati ottanta anni della vita di Celentano,dico ottanta ed è ancora li,li con la sua canzone,li con il suo prodotto commerciale segnato anche da Mina,prodotto commerciale ripetuto ammannito con sovrabbondanza dalle stazioni radiofoniche per cui non si può non pensare a Garcia Lorca quando scriveva :una canzone per essere bella deve essere stupida,a cui io aggiungerei qualche volta intonata, qualche volta condita ancora dalle mossette di Jerry Lewis.

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