Cantò la mia carne con te cantò la mia anima volai come un uccello, sopra le cose. Oltre me stessa, oltre l’ultimo orizzonte della sera, nel cielo e nelle luci infinite regalate ai nostri occhi dalla campagna che accarezzammo divina. In quel nero immenso, sonoro e luccicante di vita, eravamo come in un eterno nido, fatto delle piume leggere delle nostre emozioni Eravamo interi e felici di scellerata gioventù.
Francesca Pierucci.
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