Anime che trovano un corpo.

Written By: bruno - Feb• 09•15

Due tubi di ferro,alti,alti,e la’ ancora piu’ in alto, un piccolo lenzuolo,bianco.Dentro quell’enorme scavo,antico fondamento di un palazzo andava in scena lo sterminio degli ebrei,mai visto in citta’,citta’ uscita appena dalla guerra,e un film,qualunque fosse,per giunta ,gratis era un obbligo per centinaia e  centinaia  di persone che, un film, se lo erano solamente sognato.Tutti in fila giu’,scendevano verso quell’enorme fossa buia,senza luce ,senza luna,mentre già’ tuonava,e minacciava pioggia,lampeggiava anche a nord ,verso  Milano,dove il cielo la’, era anche più’ buio.Si accalcavano l’uno vicino all’altro senza vedersi,lui sentiva solo il sudore o l’odore dei capelli unti di grasso del  vicino in camicia bianca,bianca,con le maniche tirate fino ai gomito, ed il colletto slacciato.Non vi erano donne in quella fossa,né bambine,uomini,solo uomini e, bambini,tutti,con lo sguardo alzato,fisso, verso il lenzuolo,bianco.Non si vedeva nemmeno da dove potessero partire le immagini, tanta era la ressa e l’oscurità’,e lui ,era piccolo,piccolo come un curioso bambino, che voleva finalmente vedersi un film,gratis.In bianco e nero , il lenzuolo si animo’,si stampo’ di figure,di morti e morti e morti,piccolo lontano,alto  bianco,mentre il primo tuono copriva la voce del narratore che spiegava senza successo e senza potere farsi intendere.Fu uno scrosciare improvviso,d’acqua,dall’enorme fossa tutti fuggivano,si spingevano,mentre il lenzuolo dello schermo bianco,penzolava a bandiera fradicio,di pioggia, ad uno dei tubi di ferro.Lui camminava, spinto dalle gambe e dalle braccia della folla,saliva,senza fretta, la terra battuta che si andava  ammorbidendo sotto i suoi piccoli piedi,calzati da scarpe dozzinali.Per un attimo fu solo,attorno a lui,  la gente era scomparsa,gli apparve improvviso uno spazio erboso,di un pallido verde, nel buio,lucido ,bagnato.Passo’ improvviso,davanti alla sua faccia da bambino un lampo,gli parve perfino che , quel lampo, l’avesse colpito,ma, era illeso, si guardo’ attorno,no,non c’era più nessuno, era solo,solo.Mentre usciva dall’enorme buia fossa , gli parve,da quel momento  ,di essere , un bambino,un bambino ebreo di sette anni,vivo.

You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Lascia un commento