Ah,l’amore.

Written By: bruno - Mar• 22•15

Ah,l’amore,per lui, tutto rotolava,era definitivamente rotolato ,caduto,la’, in basso,proprio in fondo,verso la fine,si’,era alla fine.ah, le donne,le donne,come la sua.La sua , che non aveva più’,testa piccola,cranio minuto,sopracciglia scimmiesche troppo disegnate, piccolo seno,due rughe profonde che gli spartivano la sommità’ del naso,come una vecchia maschera da rigattiere.Nei brevi momenti di piacere gli sputava anche in bocca,si’, gli sputava in bocca,senza tanti complimenti,ah,le donne l’amore,che lui accettava, tutto,di tutto,ancora “per amore” sospirando.Con la fantasia,la sua fantasia ricordava,si baloccava,rimuginava,di rugginosa e autunnale nostalgia,ansimando,sbuffando rimpianto melanconico ad ogni occhiata,lasciando trasparire languidamente ,inarrivabile lontananza ,forse d’amore.Ah,l’amore,l’amore è un mondo,un mondo strano per chi l’incontra,due si trovano si cercano, passano e ripassano un sacco di tempo con le mani fra le cosce,in fondo che cosa c’era di diverso per lui,tutto si poteva fare con tutti,ma non mettere le mani,fra le cosce della prima o del primo che incontri.Puoi parlare,conversare con centinaia di persone,ma non puoi mettere loro le tue mani fra le loro cosce,tutto qui’ ,l’amore, per lui,doveva essere questa concessione supplementare che ci si da reciprocamente o per tacito assenso.Quante volte il suo cuore si era rimesso a battere,a spron battuto, con il solito suo passo dopo ogni tracollo o tempesta (come soleva dirsi) esagerando,tempesta d’amore.Il mondo ,senza scendere tanto in fondo ,era pieno,pieno di cazzate ,zeppo,ingolfato,traboccante di cazzate d’amore e di morte,ma sopratutto,pieno di cazzate,cazzate.Mondo di soldi e di assassini, onorevoli e senatori, mercanti ruffiani e puttane,ma no ,nessuna donna è puttana,nessuna, no.Che cosa era una in fondo per lui una puttana?Una, cui metti le mani,le mani fra le cosce, a tariffa variabile,a prezzo te lo lascia fare,vende,come vendeva “a prezzo”, “lei”, il suo triste corpo, lo faceva pagare davvero troppo caro,il suo amore,si doveva pagare anche quello,pagare, e ,in contanti,senza fattura,quel sorrisetto con tutti quei denti finti sputacchianti melassa dopo una triplice ah,secondo lei ,suggello ultimo di piacere.Mostrando tutti quei denti finti, piantati sulle gengive di un rosa plastificato ben in vista,ben piantato ma troppo,troppo in vista.Ah l’amore l’amore.

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