William H. Prescott.

Written By: bruno - Ago• 04•19

Ricominciato a studiare “La conquista del Messico”,dopo molte titubanze essendo contrario a queste scoperte che hanno distrutto il continente americano,forse per colpa di testi non sempre puntuali e che ho letto con un certa riluttanza.Per cui mi ero fatto un idea direi preconcetta (ma purtroppo vera)sulla violenza del vecchio sul nuovo mondo.E non è che questa impressione sia cambiata ma,William H.Prescott l’ ha messa sotto una luce giusta,infatti ,una volta scoperto questo nuovo mondo, che Colombo,come tutti sanno credeva Cina,la sua fine sarebbe stata inevitabile,inevitabile per la brama di oro degli spagnoli.Cortes era un uomo in fuga che contro il suo governatore voleva conquistare per primo quell’Impero,per cui disobbedendo ha compiuto quella conquista.Giocato contro Montezuma tutte le popolazioni da lui conquistate che gli erano ostili e sono state inquadrate da Cortes militarmente.Il carattere truculento dei sacrifici umani di quella civiltà,il suo cannibalismo,insomma tutta quella parte che poteva renderlo odioso a gli occhi di uno spagnolo ha giocato contro l’Imperatore del Messico assieme al suo oro.Prescott nella sua narrazione non è tenero nemmeno con la propria cultura che mette sulla bilancia in contrappeso con quella del nuovo mondo e,in un certo senso è obbiettivo.Sopratutto gioca a favore dei conquistatori la moderazione dei religiosi che non volevano imporre il Vangelo,rimandando tutto e sempre a tempi migliori,cosa che i militari invece volevano imporre immediatamente.La conquista anche con un fallimeto da parte del manipolo di Cortes sarebbe avvenuta,in ogni caso da parte di altri,la scoperta ne aveva oramai spalancata la porta, decretandone la morte.(William H. Prescott-La conquista del Messico-due ponderosi volumi dell’Einaudi millenni.da leggere)


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