Al Parlamento,ai suoi componenti dovrebbe essere riconosciuto una diaria per il nomadismo interno,una diaria o forse,andrebbe tolto loro lo stipendio mensile per lasciargli la sola diaria da nomade.E chi,o, a coloro che si trastullano e si nutrono di questo costume andrebbero pagati con quella sola moneta da nomade.Una specie di universo transfuga creativo è in atto in quell’ andante remoto mosso luogo,remoto,lontano,lontanissimo, come un qualunque cielo che si rispetti per i suoi cambiamenti,composizioni scomposizioni inaspettate e deflagranti,aggreganti,gravitanti,sprofondato cupo cielo, con tanto di meteore, belle stelle morenti,nane bianche e mondi in sfacelo dove tutti e tutte gravitano attorno ad un enorme buco nero,il “buco nero” istituzionale.Automi, a cui qualche sciagurato da un qualsiasi accidentale mandato si muovono al loro interno per forza propria o di inerzia simpatica,tutti verso centri concentrici,ellissi tortuose di potere,attratte dalla sola forza di gravita’ delle poltrone e degli uffici,delle commissioni e degli ispettorati.Il tutto condito con tanto di garante e regolamento ferreo interno,regolamento,ferrea legge inamovibile inspiegabile sistema che,pur se piccolo,ricco pero’ di spudoratezza,senza alcun bagliore di vergogna, attutito e favorito nella sua ombrata lattea indistinguibile lontananza di buia, inaspettata metamorfosi.
Universo nomade.
Written By: bruno
-
Mar•
27•15
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