Duchamp 1887.

Written By: bruno - Feb• 25•20

Sarebbe come vedere una poesia,guardare una poesia e non leggerla o non saperla leggere,non capirla e non capire che non è importante quello che dice -ma come lo dice- e fosse tutto qua ma,oltre saperla leggere e capire come lo dice, capire che,la materia con cui è scritta ha che fare con la sua materia e senza di questa -sua-materia non c’è nessuna “opera”perchè è già di per sè stessa materia viva(così si legge un “dipinto”).La sua materia,primo indimenticato frutto di un piacere infantile che produceva materia,materia,il suo escremento primordiale ,con cui fin da allora formava la sua creativa e viva immagine del mondo.Creativa perché quella materia era la sua e che ,come tutte le materie umane contengono un principio immortale,inconsciamente vivo e vivificante infatti è con un materiale liquido che si perpetua la specie,mentre l’altra è colore,materia ed io,il suo immortale io,che uscendo non perde mai del tutto le sue virtù.Ed è proprio la sua vita ,la sua magica atavica vita che si rappresenta,fin dall’inizio del mondo,ed è quella materia viva l’arte,l’artificio che ricrea un mondo psichico,una realtà psichica,mai realista ,incapace ,per quanto “vera che fa il vero”,mai ripetitiva mai uguale nemmeno a sè stessa.L’arte oggi, ad un certo punto è stata buttata fuori dai musei,la si è semplicemente buttata fuori dai musei e dalle collezioni ma è viva e vive fuori da quegli spazi,l’arte è viva e imperversa.Con buona pace e alla faccia della “pittura-idea” di uno nato nel 1887 che di arte,di arte non aveva capito un ostia e che, tanto per restare nell’argomento merda si è dedicato anche ai cessi,allontanandosi così sempre più dalla immortale magica nevrosi dell’arte che è la sua materia,semplicemente la sua materia ,quella materia che tutti, tutti i santi giorni ancora tutti fantasticamente fantasticando usano nel trasfigurato colore,usano, con un lontano contatto “olfattivo “che Duchamp si era lasciato sfuggire, senza capire che,che quello era si l’odore della sua “arte”,scambiando però l’odore per la sua materia.

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