Ti ho concesso troppa sofferenza, un dolore di cui tu non conosci i colori. Ti ho concesso di prendere il posto delle stelle nel cielo bruno e lucente di una notte nella montagna che conduce oltre tutte le cose. Ti ho dato il posto degli alberi e quello del vento che mi avvolse portandomi lontano, ti ho dato il posto di ogni cuore che amai da quando apparve sul prato della mia vita e ti ho dato la direzione del mio respiro, e quella dei miei passi. E tu non li volesti, non comprendesti che amore non obbedisce alla materia vuota, è una ferita aperta sull’anima un nuovo occhio sul mondo, sono tramonti cavalcati insieme verso il profondo sconosciuto lucente di nuovo sole nella parte ignota di ogni orizzonte.
Francesca Pierucci
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