Tho!Gramellini.

Written By: bruno - Ott• 23•22

Guardare Gramellini con la sua saga infinita delle parole,o parola,ci vuole un certo stomaco:ma ,certuni si sa,hanno lo stomaco d’acciaio e Gramellini non fa loro difetto.Nel girar “pagina” ieri sera ecco il critico d’arte che,mi pare osannato e santificato dalla nostra stampa locale-essedo questi del loco-critico che esibisce più titoli di Dumbo:come l’elefante volante quando apriva il suo mantello per mostrare le infite decorazioni e riconoscenze mondiali.Qualcosa come un Santo subito,per i locali,santo:se è lui, che vorrebbero alla triste Ricci Oddi-specie di cavallo di Troia lasciato in eredità ai piacentini che vorrebbero tanto disfarsene o,farne almeno altra cosa-.Bene,il “Santo critico” plurititolato si esibiva come una ridente spigliata sagoma da cabaret,infarcendo barzellette sulla storia dell’arte-arte per il popolo-storia antiquaria che lui certamente conosce a menadito-essendo dotto con libro- ma usa quell’arte antiquaria,come Berlusconi usa le barzellette per intrattenere il suo pubblico.E tutto finisce qui,o qua, fra e con Lella Costa che parla del suo spettacolo e la leccatina del critico d’arte televisivo di turno, barzellettiere pluridecorato.

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