Stabat Mater.

Written By: bruno - Apr• 03•15

E’ difficile ,in un venerdì’ Santo ,sentire qualche cosa di fortemente religioso.Prendiamo lo Stabat Mater di Pergolesi,se nell’incipit ha quella solennità’ drammatica che il testo esige,presto si abbandona alla marcetta con vari accelerandi già pre-operistici, ed anche se , nella composizione ,vi sono delle solennità’ cariche di spritualita’,presto si abbandona quella solennità’,in uno svolgimento vocale che rende incomprensibile il testo,impegnato come è, il compositore a far musica per la musica.E’ vero,per capire, un testo musicale occorre eseguirlo,solo così’ si apprezzano le varie vicende intime di scrittura che, all’apparenza appaiono poco credibili.Ora pero’, bisogna anche aggiungere che se,eseguendo lo spartito si è vinti più’ dal genio musicale piuttosto che dal narrato,o se, invece, il narrato ,ci appare improvvisamente consono al testo per un processo di apprendimento e maturazione interiore anche musicale.Cosi’, come lo si sente, lo Stabat Mater di Pergolesi,appare a tratti ,troppo virtuosistico,con arricciature,e volute musicali che tradiscono la dolorosa drammaticità’,drammaticità’ che si pretende nella descrizione della morte del Cristo sulla Croce.Se poi si desidera ascoltare lo Stabat di Rossini ,di “religioso” c’è solo il sapere musicale,privo di un qualsiasi misticismo e, per Rossini,è un classico.

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