Ser Cepparello.

Written By: bruno - Mar• 11•20

Non occorre citare il Rousseau di questi giorni a proposito dei cinquestelle ma il Rousseau pre rivoluzione francese che mi pare dicesse: pratica(ai religiosi) come se tu ci credessi (in Dio).Regola che,non vorrei sbagliare ,ma riguarda la manggioranza di chi svolge cose religiose e per questo son degni di compassione per cui mi astengo anche dal più lieve giudizio,non avendone proprio nessuno.Ser Cepparello dunque,citato in una novella del Boccaccio e precisamente la prima, ci da un valido ed antico esempio di questa “religiosità” che doveva essere già nota nei secoli e da secoli cioè quella di apparire mentendo (e non è il caso qui di ricordare quello che in antico si è scritto sul mentire, cioè :se uno mente quando dice di mentire o dice la verità quando mente).Ser Cepparello, divenuto “san Ceppelletto” in virtù di una confessione blasfema da moribondo virtuoso,per una vita invece spesa e professata da mascalzone dedito come fu lui ,fra l’altro, anche all’assassinio ma ,divenuto “santo” grazie ad una sua falsa confessione in punto di morte fa dire al Boccaccio questa illuminante sentenza:”Grandissima è la benignità di Dio conoscere verso noi,la quale,non il nostro errore ma alla purità della fè riguardando,così,facendo noi nostro mezzano un suo nemico (ser Cepparello o Ceppelletto),amico credendolo,ci esaudisce,come se ad uno veramente santo per mezzano (mediatore) della sua grazia ricorressimo.”

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