Niente mia ha più affascinato da sempre,della sinfonia n° 8 di Franz Schubert (incompiuta) con quel suo incipit del primo tempo incalzante e perentorio, che procede con grande senso della drammaticità’,del ribadito, dell’affermato.I suoi temi musicali sono momenti che si risolvono per gradi affermativamente ,alla Beethoven,ma, con un carattere diverso,diverso e profondamente originale.Legati,sospinti trascinati, con quell’ansioso procedere degli archi,e poi, sottolineato da clarinetti flauti ma ancora, l’interrogarsi profondo e misterioso dei contrabbassi, da dove ,continuano germoglianti momenti di indicibile umanità’,speranza,fato destino,lontananza ed infine eroismo,eroismo di vissuto, non di atti “eroici”.Per me rasenta uno dei vertici del pensiero filosofico in musica, pensiero che spesso scorre in tutto l’ottocento ma, che ha saputo ben definire e tradurre in musica,la vita e il destino dell’uomo Schubert nell’ottava.Sinfonia affascinante,incompiuta ma completa, viva,come di carne e sangue parlante, che preesiste ed è preesistita al silenzio ed alla fine di ogni cosa, di cui ,non conosce la sorte.
Schubert symphony n°8 in b minor.
Written By: bruno
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Gen•
11•15
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