Ricci Oddi.

Written By: bruno - Giu• 08•21

Lucia Pini nuovo direttore della Ricci Oddi a Piacenza,con Fernando Mazzocca fanno la coppia dirigente del nuovo direttivo della Ricci Oddi.Entrambi laurati in letteratura (ramo storia dell’arte),la prima viene da Milano il secondo da Venezia,ma è nella disponibilità milanese anche lui.Bene ,due milanesi dunque;la prima specializzata nell’ottocento,il secondo nel neoclassicismo guidano e guideranno la collezione di un appassionato ricco piacentino(non laureato in storia dell’arte e in letteratura) con una collezione dell’ottocento ma non solo ,che sta-purtoppo- perdendo colpi sul mercato;ad esempio Ginius,un pittore della collezione è offerto a pochi euro in discutibili ma legali aste pubbliche.E fosse solo Ginius;molti altri seguono alle stesse condizioni nell’indiferrenza generale-in fondo l’arte non è morta?-Diciamo subito che il preistorico decorativo contemporaneo ha succhiato come un vampiro tutto il sangue da quelle collezioni di quei secoli,ingrassando e ingrassandosi a spese di spazi nati per altre epoche.Non è qui utile ripetere la solita osservazione che; l’arte è muta e la letteratura gli fa difetto e che costoro ex sudenti di letteratura -ramo storia dell’arte- si metteranno nell’estrarre dalle loro cognizioni letterarie,il solito linguaggio zeppo di sofismi per ,e nel confronto in dialogo(mercantile) con il preistorico decorativo;in fondo è il secolo dei sofisti e dei sofismi senza futuro:di costoro non resterà traccia;o perlomeno solo rovine,nonostante il plauso entusiastico “contemporaneo” di Eugenio Gazzola(di cui purtoppo, non conosco il titolo di studio) vice-della Ricci Oddi:un rivoluzionario(sic) che vorrebbe anche in musica lo stesso passo che si tiene per conformismo nella non arte, senza accorgersi ,o sapere che, quella musica ,come quel decorativismo preistorico era prima,prima della musica e dell’arte e ,si praticava nel secolo scorso ,fatto ed eseguito con scarsi risultati,risultati ancor oggi comunque visibili o udibili solo grazie a corposi finanziamenti pubblici del solito pensiero unico che vampirizza il privato.

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