Il pianto sconsolato del cielo annebbia il cammino verso la luce di fuoco vivo che attendo. Quante onde si schiantano sui miei scogli, per sciogliersi in mille gocce e riunirsi fra le onde agitate di contrarie correnti. Mi infransi contro un muro dolente e ancora non sono intera. Ciò che fui non potrò essere, fiume agitato da rive scoscese, fiume di strana, leggera fermezza. Fiume veloce e distorto da impreviste pietre. Tutte mi costruiste. Dunque attendo il ritorno all’unità marina, nel blu profondo della pace promessa.
Francesca Pierucci.
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