Pregiudizi razziali:Freud, Jung.

Written By: bruno - Gen• 04•22

I primi del novecento sono stati ,con la prima guerra mondiale e ,la seconda ricche di atrocità senza fine-come tutte le guerre lo sono-.Pregiudizi sui popoli e antisemitismo erano l’affermazione presuntuosa e immotivata di una nazione-i che affermava-no di essere il meglio del meglio di tutte e di tutti.Il che la dice lunga sulla resposabilità,anche dei popoli di segliersi capi o leader che farebbero invidia a dei veri e propri boia.L’abominevole persecuzione ebraica -che grida vendetta ancora oggi-fu un prodotto di questi sgangherati omicidi e ottusi piani;tuttavia lascia stuefatti nel leggere le lettere Freud Jung la loro posizione pregiudiziale proprio sui popoli e, verso i popoli:”cio che Lei dice-scrive Jung a Freud-dei russi coglie il segno:poca pazienza e poca profondità,predominanza di sofisticherie (Jung figlio di un pastore credeva nei fantasmi) e di frasi,una razza (sic) buona a niente.I polacchi sono già un pò meglio,ma sono sempre troppo frolliti”.Come si capisce c’era un profondo risentimento pregiudiziale d’inferiorità verso popoli interi di cui Freud però pagherà e conoscerà ,come ebreo ,la violenza bestiale:per quel che concerne invece lo svizzero Joug,quella “razza”(sic),la sua razza ,si limiterà a comprare e incassare i denti d’oro strappati agli ebrei nei campi di sterminio per poi depositarli nelle proprie banche svizzere,banche, che ai fini di riconoscere l’eredità lasciata nei loro depositi dalle vittime dell’olocoausto esigono;mi pare ancora oggi e chiedono ai legittimi eredi ,anche il certificato di morte.

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