Piacenza capitale della cultura.

Written By: bruno - Ago• 26•17

Son passati tanti molti anni da quando mi parlarono del Collegio Alberoni di Piacenza ,allora mi parlarono del collegio e dei suoi tesori per cui invogliato dissi:ma si possono vedere?Quali orari ha?Mi venne risposto che c’erano degli orari ma sarebbe bastato andare e suonare al cancello d’ingresso che avrebbero aperto per la visita.Davanti al cancello,verso le quattro pomeridiane,per i precisi le sedici ,suonai il campanello posto sul pilastro imbiancato (dove non era indicato alcun orario),una voce chiese chi fosse,a cui risposi essere un curioso visitatore di quel museo,museo che,secondo le indicazioni di alcuni aprivano in qualsiasi momento per una visita.Risuonò di là al citofono dall’altra parte ,un profondo oscuro gorgoglio ,evidente risposta alla mia richiesta,uno strano gorgoglio, come di rana che stesse per immergersi e scomparire,scomparire per sempre.Era pomeriggio, un pomeriggio di sole, davanti a quel cancello che gettava l’ombra azzurra della sua inferriata fin sull’asfalto grigio,le piante ingiallivano nel primo autunno e ,nel tiepido pomeriggio,volavano rare gialle foglie dorate, sparse foglie, brandelli d’aberi nell’aria azzurra nell’ultima luce del giorno,aspettai.L’Ecce Homo lo vidi a Roma,nelle scuderie del Quirinale ,assieme a tanti altri Ecce Homo dipinti da Antonello,non era il migliore , ho dovuto aspettare molti, tanti anni,cambiare città luogo orario per vederlo per vedere almeno un pezzetto del museo che apre a tutti dell’ Alberoni di Piacenza.

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