Pellegrini a Calendasco,come le anime morte di Gogol.

Written By: bruno - Gen• 26•23

“Dagli anziani e Decurioni-che si dicon giurati- della città di Noto in Sicilia,furono mandate in dono al Duca Ranuccio(che è come mandare notizie di Desdemona da Jago) e, al vescovo Rangoni ,alquante copie di un Poema latino,impresso a Palermo nel 1608 per Giannantonio Freschi,in cui Vincenzo Littara cantate aveva le gesta di San Corrado Piacentino (sic).Questo Santo come si sa e sanno tutti non esiste-pur essendo Patrono- in Calendasco dove è completamente sconosciuto(forse per ignoranza:anche se un sindaco che non conosce nemmeno il patrono del paese che amministra fa un certo effetto)sconosciuto ripeto, al signor sindaco Zangrandi impegnato come è nel notare trascrive e contare i pellegrini(paganti extra finanziamenti) che si favoleggia , passino,o,siano mai passati,con il suo sodale Danilo Parisi(diuturnamente e incessantemente assetato di finanziamenti) .Pellegrini di cui non si vede traccia o passaggio per il paese tanto che ricordano;quei pellegrini, le anime morte che si comprava e registrava il personaggio descritto da Gogol.

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