Passasti sopra gli azzurri nostri, sopra le pinete e i colli di bruma, lontani. Sopra i venti e le onde marroni di rabbia eterna e viva. E passasti sulla nostra vita col tuo amore dal sapore amaro di mancanza, di eterna ricerca, come l’onda sottile cerca il senso di un tramonto, sui sassi caldi delle ripetute nostre sere, accecanti. E passasti sopra i tuoi sentieri di bambino, correndo verso il senso delle cose, sempre fuggente. Torno e vedo ciò che non è, e tutto ancora dura.
Francesca Pierucci.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.