Il cerottino.

Written By: bruno - Gen• 03•24

Fa una certa impressione ,con circa sesanta guerre in corso nel mondo e le fabbriche di armi che tirano e vanno a gonfie vele oggi,sentire di una pistoletta che ha graffiato un ospite a fine anno.Mentre il mondo si seppellisce sotto bombe e conflitti,mostriamo le nostre “immani” ferite coperte da un cerottino.

Felicità.

Written By: bruno - Gen• 02•24

Diritto alla felicità:questa è bella,come si possa avere il diritto alla felicità per mezzo del desiderio di esserlo e,il desiderio è già una forma complessa che evoca ,spesso ,stati di angoscia,se non forme maniacali ripetute verso “felicità” immaginate.Comunque c’è chi la butta sul piatto questo “diritto alla felicità” quasi fosse una pietanza o,una pizza:buona felicità-

La ritirata.

Written By: bruno - Gen• 01•24

La “ritirata”,o la musica notturna nelle strade di Madrid,di Boccherini,godeva di gran notorietà in quei tempi,per quanto sia un pezzo-in fondo- ripetitivo,specie di marcia ripetuta fino alla completezza.Berio,ne ha unite ,mi pare, quattro versioni e le ha riproposte nella sua crescente esecuzione.Un pezzo,quello di Boccherini che godeva di grande fama, come godrebbe di grande fama,oggi una qualsiasi ritirata,non musicale da territori contesi illegittimamente.E,questa del legitto ed illegittimo è il “gran” problema della stampa e dell’informazione oggi,problema di lana caprina se non ci fossero in mezzo tanti morti,tanti, morti ,che ne fanno la differenza e listano a lutto tutte quelle guerre.La moglie (per chi non lo sapesse) la moglie del grande Boccherini si chiamava Clementina Pelliccia ed è morta prima di lui nel 1785:sempre se non mi sbaglio.

Armi & bagagli.

Written By: bruno - Dic• 31•23

La guerra a Gaza sembra aver mai fine,e tutti,tutti reclamano la cessazioe di ogni ostilità da parte di Iraele,ma ,la soluzione c’è:eccome se c’è.Hamas faccia armi e bagagli e si arrenda per tornare da dove è venuto,dopo aver liberato tutti gli ostaggi s’intende.

Manovra.

Written By: bruno - Dic• 30•23

La “manovra” di governo è legge e c’è chi si distingue nello stagno con il gracidare di piccole strapagate oratorie come rappresentativo contributo alla Repubblica.La manovra è approvata.approvata fra lo scoppietar di piccoli parolai d’artificio,il nulla che suona,risuona e si perde,si perde su fogli di giornale che non legge,non legge proprio più nessuno.

Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Dic• 30•23

Rosalia Pipitone, 24 anni, chiamata Lia dai conoscenti, perse la vita in seguito a un agguato compiuto il 23 settembre 1983 in una farmacia di Palermo. La giovane era figlia del boss del quartiere dell’Arenella, Antonino Pipitone.‍
L’episodio venne inizialmente catalogato come una rapina finita male. La vittima, ostaggio dei rapinatori, fu colpita da diversi colpi d’arma da fuoco. Tuttavia la vicenda destò molte perplessità per le modalità di esecuzione. Soltanto negli anni successivi, grazie alle testimonianze di alcuni collaboratori di giustizia, si riuscì a fare luce sul caso.
Rosalia aveva deciso di separarsi dal marito, con il quale aveva avuto un figlio, ma questo non era consentito dalle regole di Cosa Nostra. L’intenzione della giovane sarebbe stata quella di continuare una relazione extraconiugale che, secondo le voci dell’epoca, portava avanti da tempo con un cugino di secondo grado. La situazione aveva gettato enorme discredito sul padre Nino, boss dell’Acquasanta.
A risentirne furono anche i vertici dell’organizzazione mafiosa, ormai determinati nel punire quel comportamento che diffuse non poche maldicenze sul conto della famiglia. Al padre della ventiquattrenne sarebbe stata comunicata la decisione di eliminare la figlia e lui non si sarebbe minimamente opposto, avallando di fatto l’esecuzione: “Meglio una figlia morta che separata”. Così venne premeditato l’omicidio e inscenata la rapina allo scopo di uccidere Rosalia.
Nel 2003 nuove indagini portarono all’arresto di Antonino Pipitone con l’accusa di essere stato il mandante dell’uccisione della figlia.‍ L’uomo però, nonostante il rinvio a giudizio, fu successivamente assolto per insufficienza di prove.
Il caso tornò alla ribalta nel 2012, quando il figlio della vittima pubblicò un libro in cui raccontava la storia della madre Rosalia.‍L’opera editoriale diede vita a una nuova inchiesta giudiziaria.‍Questa condusse, nel luglio del 2019, alla condanna a 30 anni di reclusione per i boss Vincenzo Galatolo e Nino Madonia.‍Non si poté procedere invece nei confronti del padre Antonino, perché nel frattempo era deceduto. La sentenza fu confermata in Appello nel giugno del 2020,‍poi resa definitiva dalla Corte di Cassazione nel corso del 2022.‍[

Kella Tribi.

Paura degli armadi.

Written By: bruno - Dic• 30•23

Una mia amica aveva cresciuto i figli in un modo che lei considerava libero. Religioni,,fiabe con cattivi . Via tutto solo che poi i figli avevano sviluppato la singolare paura per gli armadi, ne.erano terrorizzati perché temevano li.potessero rapire se vi si trovavano vicino Eliminare dalla nostra mente l’ esistenza del male non serve a renderci più forti contro di esso ,ma nemmeno eliminando l’esistenza del bene ci rende più saggi. Inutili le guerre, gli ammazzamenti dove ogni parte si erge a sommo bene contro l’ avversario di turno considerato il sommo male.Puerile e scontato per chi lo fa e per chi acriticamente parteggia.

Paola Mars.

Un fico secco.

Written By: bruno - Dic• 29•23

Sarà:ma questo Thomas Hobbes nei suoi elementi filosofici,oltre che avvocato del giusto ci sembra pesino ingenuo con il suo:”Leggi che obbligano in coscienza si possono non solo violare (Hamas)con un azione contraria ad esse,ma anche con un azione ad esse conforme:nel caso in cui chi agisce,agisca in un modo e pensi nell’altro.Infatti l’azione stessa è conforme alle leggi,(e Hamas non accetta nemmeno queste),l’intenzione è ad esse contraria”.La contraddizione Hamas Israele,la soluzione (sic),la sua soluzioe si presenta infatti in questi termini,che,dove e quanti palestinesi possano morire ad Hams non importa un fico secco.

Chi strappa all’altro.

Written By: bruno - Dic• 28•23

“Chi strappa all’altro non una vera pace,ma un’occasione per meglio continuare i suoi atti di inimicizia,non è pace,ma timore”.Per quanto sinceramente dotata di una qualche-datata- ingenuità intellettuale questa citazione di Thomas Hobbes 1588-1679 (elementi filosofici sul cittadino).Sembra ,o trascrive perfettamente le stato attuale fra Israele e Hamas,in cui qualcuno vorrebbe la deposizione delle armi da parte di uno stato (Israele)stato che è stato aggredito-e,aggredito per l’ennesima volta-.Per cui,la politica attuale di Israele ,anche oggi dico ,conferma la giusta direzione per una guerra che si dimostra il solo strumento verso la pace.

L’ultimo colpo.

Written By: bruno - Dic• 27•23

L’ultimo colpo:l’uomo del mercato,spesso gentile così mi ha salutato questa mattina:l’ultimo colpo,l’ultimo ,e continuava ad appendere la sua mercanzia del giorno mentre mi guardava e sorrideva.Che cosa intendesse con quel suo:ultimo colpo,lo sa solo lui e forse Dio.Speriamo di no ,soggiunsi immediatamente al suo ultimo colpo:speriamo di no,senza sapere di quale colpo si parlasse ,ma ancora meno quello di dare un specie di istintiva risposta con il mio:speriamo di no.Se quello del mercato fosse un demonio o un santo,o forse l’indovino che vede nel futuro non lo saprò mai,mai e, men che meno mi venne la voglia o il desiderio di avvicinarlo, per una qualsiasi spiegazione,in fondo credo nel destino.