Il troppo stroppia,non c’è che dire e,per troppa politica “al centro”:il centro,pare,sia ,logicamene ,affondato.
Grillini che furono.
E allora,i grillini non si riconoscono più:si guardano allo specchio e non sanno più chi sono,nè chi erano.Con un popolo alla riscossa e alla conquista dell’isola che non c’è,hanno capito che l’isola,l’isola non c’è :non c’è proprio.D’altronde,un isola che non c’èra era impossibile che vi fosse:anche con e per , un popolo alla riscossa.
Le perle nere di Kella.
Lilly Lindeström nasce a Malmö il 29 agosto del 1900. Si sposa giovanissima e divorzia quasi subito. A soli ventidue anni si trasferisce a Stoccolma, dove comincia a prostituirsi.
Il 30 aprile del 1932 é nel suo appartamento con l’amica Minnie Jansson. Le due donne stanno organizzando una gita sulla isola di Djurgården; intorno alle 18:30 squilla il telefono, é un cliente per Lilly, Minnie si ritira nel suo appartamento.
Dopo oltre 2 ore Minnie bussa alla porta dell’amica, ma non le risponde nessuno. Nei giorni successivi Minnie la cerca più volte senza successo. Infine, il 4 maggio decide di chiamare la polizia, che forza la serratura e trova Lilly morta
Il decesso é attribuito a una serie di colpi dietro la nuca, sferrati con un mestolo da cucina che ha macchie di sangue. Si tratta del classico omicidio di una prostituta perpetrato da un cliente? qualcosa non torna.
Non ci sono segni di lotta, sulle lenzuola pochissime macchie di sangue, un dettaglio molto strano vista la dimensione della ferita dietro la nuca.
Un medico forense, tale dottor Turnelli, conferma il trauma dietro la nuca come causa del decesso, ma nota due cose: il colpevole ha drenato tutto il sangue della ragazza lasciando della saliva sul collo di Lilly
C’é l’arma del delitto, c’é la ferita, ma non ci sono macchie: dove é finito il sangue?
Si materializza così una bizzarra teoria, che, per quanto grottesca, ben si adatta a gran parte degli indizi. C’é un motivo se sul collo della donna si trova della saliva e, forse, l’assassino non ha usato il mestolo per colpirla, ma per berne il sangue. Preleva il sangue e lo beve.
Non è da escludere che il colpevole soffrisse della sindrome di Rainsfield, anche nota come vampirismo clinico. Si tratta di una particolare forma di parafilia che si registra in soggetti con un bisogno compulsivo di vedere o ingerire sangue. Sotto quest’ottica il caso di Lilly assume una veste psicologica e rende plausibile lo scenario in cui l’assassino ne beve il sangue.
Tutto ciò che sappiamo per certo è che quella sera del 30 aprile del 1932 Lilly riceve un cliente, si distende sul letto e offre i propri servigi. All’improvviso le arriva un colpo dietro la nuca. Poi il buio. Il Vampiro di Atlas si riveste, rimette tutto in ordine e firma il suo ingresso nella storia della criminologia svedese
Quel giorno e nato il suo mito; un mito che ancora oggi rivive in una speciale vetrina del Museo della Polizia di Stoccolma, dove sono racchiuse tutte le prove raccolte dagli inquirenti. Nessuno sa chi sia, né perché scelse quel particolare modus operandi. È passato quasi un secolo e l’omicidio di Lilly Lindeström è ancora avvolto nel mistero.
Kella Tribi.
Colao,Colao.
– Colao Colao! Ma cosa ti è saltato per la testa di creare forse già per settembre in sostituzione del cosiddetto “Green pass un documento unificato per tutto, praticamente di schedare fin nei minimi particolari ogni cittadino italiano,( dalla posizione civile, alle tasse, multe, alla banca, la sanità ecc. Chi pensavi di aiutare; i cittadini comuni italiani no certamente. perché anzi se capita di perdere un documento oggi puoi con altri documenti facilmente uscirne altrimenti succede che se dovessi fare denuncia per smarrimento del tesserino non potresti farlo perché la burocrazia ti richiederebbe “Un documento di identità!!” per fare tale denuncia ). Guarda capisco che vivi in Inghilterra, svolgi la tua attività in Inghilterra, non in Italia e nemmeno in Europa quindi., e non sei nemmeno stato eletto al parlamento italiano ma ti ritrovi ad essere ministro della repubblica italiana; per carità tutto ok ricordati però che non è l’equivalente di aver ideato un bel gioco. E lascia perdere Cingolani altro singolare ministro che con voce ispirata spiega come nel nostro corpo ci dovrebbe essere un dispositivo che comunichi direttamente da cervello, quindi, ad algoritmo . Praticamente distruttori dell’umanità. Colao, “anca menu” ( esclamazione popolare ,dialettale di una volta, per sorridere delle altrui esagerazioni .
Paola Mars.
Bye bye, signor Boris.
Boris Johson ha quasi mollato ,quasi,la carica;anche se fino ad ottobre non se ne parla,o almeno pare così.Una dimissione sospesa ,come un caffè a Napoli,si vede che lui può,questo Boris di origine russa resta comunque una figura determinata e stravagante nel panorama ingessato inglese.
Piccoli “Draghi” di governo.
Sarà!Ma questa maggioranza Draghi si fa sempre più minuscola ed è una “maggioranza” per modo di dire.Torna comodo chiamarla ancora così,comodo sopratutto necessario nel dare un immagine appunto di maggioranza.Votare ora sarebbe un immane disastro e non si può;lo gridano quasi tutti dal tubo catodico del tubo ,e non potrebbe essere diversamente.A primavera:quella prossima;pare,pare possibile,se non possibile,votare,passabile:circola la voce che potrebbe per l’ennesima emergenza essere un probabile disastro anche quella consultazione e,con un presidente -della Repubblica-che ha raddoppiato il mandato per inerzia,il governo;la “maggioranza”,quella di Draghi, portebbe-per inerzia- rimanere in pianta stabile ad uso simil “democrazia”.
La politica insegna.
Erdogan,Draghi,qualche mese dopo;ieri,o ier l’altro si erano tanto,con amore insultati:il primo come un dittatore,e,aveva minacciato fra l’altro ,sfracelli per il nostro paese:chi l’avrebbe mai detto:sereni e felici,sopratutto traquilli,a spalla a spalla,amoreggiare.Imparate dalla politica.
Apocalisse.
Le “piaghe” come quelle d’Egitto ci sono tutte,tutte basta leggere od ascoltare quello che ci passa questo lugubre tempestoso tempo.Tutte;forse qualcuna in più di quelle d’Egitto;e,lo si vede stampato anche sulle facce della gente che vorrebbe fare la spesa.Ma;dove è il faraone?Qui manca il faraone che ha provocato sulla sua terra la maledizione,questa maledizione:e che maledizione.Ognuno scelga il suo,ognuno scopra però anche il suo Mose’,se non lo trova si rivolga a chi di dovere,anche se di doveri oggi si muore.
Perchè la Barbieri ha “perso”.
Perchè la Barbieri ha perso?Se lo domanda il quotidiano Libertà in questi giorni ;quotidiano che intervista prima Bersani:che dà una ricetta del volemose bene tutta “ecclesiastica “prima di tutto il sociale,che per quanto giusto si riconosce l’apparentamento con un certo clero che poi è la sostanza del PD-scelta fra l’altro anche dell’attuale Fondazione con venature da pensiero unico-anche se Bersani è oggi liberi e Uguali.L’onorevoli Foti la butta sui personalismi ma,se fosse stato per l’onorevole in questione oggi avremmo ancora la Tarasconi:pardon ,la Barbieri.
Castelvetro in fiore.
Sembra propio,o,sembrerebbe propio un regalo di riconoscenza quello che Bonaccini ha fatto a Castelvetro, paese dell’ex sindaca di Piacenza Barbieri.Un omaggio verde per una località che ne aveva fatto richiesta e,vedere Bonaccini che presenzia all’arredo vegetale fa una certa impressione;impressione di buon ricordo per la Barbieri che si professava Sindaca del centro destra,poi dell’intera città e se ne uscita con questo arredo verde concessogli dalla Regione Emilia Romagna nella figura del suo presidente Bonaccini appunto:e qui è il caso è di dire :fiori e opere di bene per chi l’ha ben servito.