Siamo alla gazzarra,la gazzarra degli impotenti muniti di microfono,gazzarra di quelli che ci dicono,e giurano cosa si deve fare,ma contano,contano come il due di picche ad uso di spettatori che contando un condiviso due di picche parteggiano per questo o quello,e anche loro,loro dicono e sanno come e cosa fare ma contano,contano come la solita gente priva di microfono che tuttavia,tuttavia si ostina e tifa,tifano rabbiosi in chiuse case su divani o,in sfatti letti per questo o quello.Magre ,inutili insoddisfazioni per chi si specchia nel fallimento e nell’inutilità di ogni consenso ma,sopratutto,sopratutto di ogni “popolare” dissenso.
Pax.
Navigare nel mare ondoso verso la pace,pace nelle terre in conflitto,sembra più ardua che mai la pace nonostante il male,il dolore che si accentua acuto prima della guarigione,di ogni guarigione.Se le danno di santa ragione,in cerca di una ragione che faccia stringere loro la mano in segno di pace o,tregua,o sospensione o,astensione facciano insomma quello che loro pare più opportuno:ma facciano la pace.
Le perle nere di Kella.
Roberta Lanzino, una ragazza di 19 anni originaria di Rende in provincia di Cosenza, nel corso del pomeriggio del 26 luglio 1988 stava raggiungendo sul proprio motorino la casa al mare in contrada Miccisi, località posta San Lucido e Torremezzo di Falconara Albanese sulla costa tirrenica calabrese. All’improvviso lungo la strada un’auto la affiancò e la costrinse a fermarsi. La ragazza non arrivò mai a destinazione. Dopo ore di ricerche, in serata la famiglia ne denunciò la scomparsa.
Nella notte tra il 26 e il 27 luglio sulle montagne di Falconara Albanese venne ritrovato il suo corpo senza vita, svestito e ricoperto da sterpaglie in un campo non molto distante dal luogo dove lo scooter fu gettato giù per una scarpata. Sul cadavere martoriato furono rilevate tracce di liquido seminale. La vittima fu aggredita, torturata, violentata sessualmente, accoltellata e soffocata con le spalline della sua camicia infilate in bocca.
Le indagini, condotte approssimativamente e probabilmente depistate dalla criminalità organizzata locale (alcuni dei reperti sulla scena del crimine furono dispersi), portarono nei mesi successivi a individuare due principali sospettati: i fratelli Luigi e Rosario Frangella. Costoro tuttavia vennero assolti sulla base dell’esame delle tracce di DNA prelevato sul cadavere della vittima, non compatibile con il loro profilo genetico.
Nel 2007 il caso fu riaperto in seguito alle rivelazioni di Franco Pino, un pentito ex boss di ‘ndrangheta che aveva indicato come responsabili del delitto Luigi Carbone (pastore sparito nel 1989 e mai più ritrovato), e Franco Sansone, agricoltore. Anche in questa circostanza l’esame del DNA aveva fornito un esito negativo e negli anni successivi Sansone venne assolto. L’efferato omicidio rimase senza colpevoli riconosciuti.
Kella Tribi
Evviva,evviva.
Evviva ,evviva:è arrivata l’intelligenza artificiale,già qualche giornale la esibisce in stampa:comoda,per chi non ha mai fatto nulla:sopratutto mai pensato o,”pensato”.Comoda e pronta,tutti,se capaci potranno usarla,esibirla e farla scorrere dentro le vene anemiche delle comunità.Infatti,l’intelligenza articiale farà un gran servizio di cotto e mangiato,cotto e mangiato senza passare per la digestione:ma lei,lei,l’intelligenza di servizio,quella artificiale ,che se ne farà della sua “intelligente intelligenza”.
Fornaro.
Fornaro piange,piange per l’interpretazioni del manifesto di Ventotene,manifesto che ha un bella età e,come tutte le cose di bella età ha i suoi acciacchi,acciacchi naturali s’intende,cose di tutti i giorni ma,che l’età e il tempo mette in evidenza.Fornaro piange,piange sentendo i commenti della Meloni:le istituzioni o le “istituzioni” mettono così anche la pancia in mostra;sentimenti di pancia intendo e, la cosa:il pianto-di pancia- con tanto di gote rigate lascia di stucco.
Ursula.
Comincio, Ursula, a non aver più voglia di scrivere su di te, mi annoio. Tu e il tuo amico Mario siete troppo prevedibili nonostante usiate termini, tonalità da melodramma siete troppo prevedibili , siete come un tessuto che vuole apparire prezioso in cui trama e ordito si stanno sfilacciando. Non siete credibili né agli occhi della gente normale né a quelli dei vostri superiori. Più che incutere rispetto o timore sembrate voi intimoriti e, comunque prima di pretendere rispetto bisogna meritarlo
Paola Mars.
“Giocano”.
Russia America se la giocano alla grande,come la storia insegna e si è sempre giocato: guerra e o,pace.Attorno al tavolo dei giocatori ci stanno tutti i commentatori e questi si giocano ,giocano a parole ,anche se America Russia giocano-come la storia insegna-giocano, con le carte in mano.
Sciogliere nodi.
Sciogliere i nodi fra Russia e America richiede un certo spazio ma,sopratutto una certa pazienza:il dare e l’avere ci gioca la soluzione.Pare ,secondo una tradizione popolare che,sciogliere i nodi porti male ma qui,qui farebbe un gran bene ,un gran bene alla febbre del mondo,febbre che in Medio Oriente invece sale,e ,non si sa nemmeno se il malato ,in Medio Oriente ,prenderà finalmente almeno un brodo.
Armiamoci.
Putin e Trump,Putin e Trump pare vadano verso un accordo ,così oggi,oggi si scopre che c’è-anche- un Europa,un Europa da armare,che armata è più Europa,armata si presenta meglio,meglio;tanto che sembra proprio un Europa,proprio un Europa vera,con l’Inghilterra in testa:si,l’Inghilterra,l’Inghilterra che non è nemmeno Europa ma,sopratutto non è nemmeno europea.
Divide et impera.
Se qualcuno contava di dividere tutte forze politiche in Italia c’è riuscito,c’è riuscito benissimo ,visto tutte le manifestazioni romane che hanno affermato,in ordine le loro differenze:differenze screziate da sottili ragioni che rendono bene il variopinto tessuto delle forze in campo.Divide et impera:mai espressione fu più descrittiva,anche in questi giorni da un motto antico.