1528 le nostre parti,come tutte le parti erano percorse da guerre coinflitti e sopratutto miseria-miseria che si poteva tagliare con il coltello come la nebbia-povera Piacenza verrebbe da scrivere,quali sacrifici,quali violenze,quali soverchierie:insomma uno storico schifo.Fra tutte queste “belle” vicende,oltre la peste e la morte anche per fame apparve:a condimento di qualche caso di peste il “mal mazzucco”:che mal fosse non so ,ma, a chi ne veniva colpito:” abbruciava le viscere degli infetti,si li rendeva furiosi,che molti di essi correvano a gittarsi giù dalle finestre,o pur nei pozzi,o nei fiumi,senza che i medici vi potessero trovare alcun rimedio.A questo flagello,che durò più di un anno tenne poi dietro-tanto per gradire-,ovvero andò compagna la peste,la quale,in molte città fece stragi grandissime”:
Lupi in città.
1530″ in che dito Ano-scrive il cronista-essendo gran quatità de lupi per il paese,e asuafati a carne umana-per le diverse guerre sul territorio-per aver guaste creature assaii,nel Mese de Dicembre adì 29.ne intrò una femina in la Cità dove se fabricava a li bastioni,e essendone data la caza,fu morta in Strà lvà,e li erra uno ordine fato per la Comunità,che cadauno,che consignasse un lupo,o lupa,che avesse morto,li erra dato da dita Comunità lire 16 Imperialli 8.
Lucciole a colazione.
Liberalizzazione in Europa di insetti per uso alimentare. Canteranno tutti come Mina ” Ma che bontà ma che bontà, ma che cos’è questa robina qua” omettendo per oblio indotto la risoluzione finale. Farà molto “fino”, di più: patriottico ed ecologico da salvatore del pianeta mentre ditine ben curate ricacceranno nella boccuccia di rosa qualche larva che improvvidamente non ancora completamente morta voleva evadere E gli uccelli i volatili vari nei pressi a vedere gli umani cibarsi del nutrimento a loro assegnato dall’ inizio del mondo,
Paola Mars.
“Golpini”.
Le minoranze si fanno rumorose sopratutto prepotenti che :Luiz Inacio Lula Da Silva debba governare è fin troppo ovvio,visto che ha vinto le elezioni ma,definire questa pagliacciata di scalmanati oltranzisti,con il loro spettacolo indecoroso al palazzo brasiliano un golpe,mi sembra esagerato:come,mi sembra anche esagerato in riferimento a Trump e le sue “truppe” d’assalto.Fu golpe vero ,in Brasile quello del 1964 e lo fece l’esercito:infatti quello funzionò,come non funzionano questi “golpini” a salve da commedia che vanno in scena per rafforzare il Presidente solo e soltanto eletto.
Dunque.
La decisione di abolire nei documenti le parole Padre e Madre sostituendole con Genitore 1 e Genitore2 avrebbe la motivazione di non discriminazioni. Già, ma anche 1 e 2 costituiscono una scala. Passata l’euforia per l’ipotetica raggiunta parità, qualcuno potrebbe ricominciare a dire che no, che non c’è ugual trattamento perché il numero due ,indica un secondo piano quindi vale meno dell’ uno e quindi volere la parità , anche il secondo chiamarsi UNO! Ma genitore1 e genitore1 sono un assurdo così cervelloni per anni si tormenterebbero per trovare la soluzione . Dopo complicatissime ipotesi il verdetto : “Metteremo Padre e Madre!” ritornando a come è da quando esiste l’umanità sulla terra. Cosa volete, certi con la smania di voler passare alla storia come riformatori ,sono così pieni di sé da non accorgersi che alla storia s’ ci potrebbero passare ma come ridicoli ideatori di inutilità.
Paola Mars.
Iran.
Come non rabbrividire e inorridire per quel che succede in Iran,come non rabbrividire e inorridire per tutti i roghi delle inquisizioni che la religione ha acceso,come non rabbrividire e inorridire davanti a coloro che si sostituiscono a Dio,e parlano, giudicano ,al posto, di Dio:come non rabbrividire e ritrarsi inorriditi:inorriditi ritrarsi davanti a tanta bestemmie e, domandarsi,o ,ricordare quel precetto agnostico che ci conforta in un mondo pienio zeppo di “divinità” e criminali “parole divine” con:quello che è sopra di noi,nulla a che fare con noi.
“Ultima ratio regis”.
Mostrando i muscoli Francisco Ximenes indicò la scritta sui suoi cannoni su cui stava scritto:”ultimo argomento dei Re” che ,nel 500 ,erano e si trattava e si chiamavano ancora Re o reggenti , Imperatori,come dimenticare o non ricordare Napoleone artigliere come.La cosa ha fatto scuola,la solita scuola ,la solita ,quella per impenitenti somari che scrivono,balbettano ancora sui loro cannoni,ancora sui missili e bombe varie ostentatamente la stessa,la stessa identica solita scritta di un tempo:”ultima ratio regis”.
La solita Fondazione con il solito Presidente.
Felice Boselli,Francesco Ghittoni,Cassinari,Bruzzi,Soressi,Ricchetti,Bot,Maserati,Giacobbi,Tizzoni,Callegari,Vescovi,Arrigoni ed infiniti altri-per non dilungarmi- non meno importanti piacentini che hanno fatto e fanno la storia di Piacenza nell’arte e nella cultura e che ,sopratutto sono o ,erano nelle case dei piacentini quale prezioso tesoro antropologico storico di questa città sentitamente ringraziano Roberto Reggi:Roberto Reggi,Presidente oggi della Fondazione che continua la cieca politica di quell’Istituto erditato dai Toscani & sodali,i quali:assieme e in concorso all’attuale Presidente Roberto Reggi,seppellisce e seppelliscono tutto questo ricco bagaglio storico cittadino:patrimonio depositato ed esposto nelle case della città ,qualificandolo come materiale di nessuna importanza,sopratutto di nessun valore economico.Essendo, la passata e presente presidenza nell’incapacità assoluta di promuovere quella cultura che ha saputo venderci anche (sic)le scatolette di merda – Manzoni,ma è stata,ed è del tutto incapace di promuovere o vendere e valorizzare un qualsiasi patrimonio piacentino, di cui l’esempio “equestre multiplo di Paladino”in un recente passato ha deriso i cavalli del- men famoso Mochi secondo lor signori- ma che son due-quelli del Mochi-,due ,unici nel mondo e sono di bronzo,ripeto bronzo e non vetro -resina.Dovrebbe ,a questo punto il Presidente,invece di chiedere e domandare ad Artribune cosa dica del suo operato,dovrebbe e,sarebbe più logico chiedere che cosa pensano i piacentini tutti:i piacentini,quelli che-ieri,oggi e domani- stringono e, strigeranno un pugno di mosche , del suo lavoro:altrochè Artribune.
Le perle nere di Kella.
Per l’ennesima volta la storia di una donna barbaramente uccisa da un uomo che aveva denunciato ma anche quella che, come si dice sempre in questi casi, era una tragedia annunciata.
Alessandra Matteuzzi è morta a causa di una ventina di colpi inferti al capo e al volto. La 56enne assassinata sotto casa dall’ex fidanzato nella serata del 23 agosto 2022 a Bologna ha riportato una dozzina di fratture secondo quanto rilevato dalla consulenza tecnica del medico legale
Per il delitto è in carcere Giovanni Padovani, 27 anni, ex fidanzato della donna e calciatore dilettante accusato di omicidio aggravato e stalking. Prima dell’omicidio, Padovani ha guidato delle ore per raggiungere Bologna e ha atteso la donna in via di Corticella, nei pressi della sua abitazione. Prima del suo arrivo ha nascosto il martello che aveva portato in auto con sé. L’uomo ha occultato l’arma in un cespuglio e ha poi aspettato di incontrare Alessandra di ritorno a casa.
Padovani ha colpito la vittima con calci, pugni e martellate alla testa, al torace, braccia e gambe. La 56enne è stata ricoverata in condizioni gravissime all’ospedale Maggiore di Bologna, dove è morta poco prima di mezzanotte.
La sorella della vittima, Stefania Matteuzzi, aveva raccontato di aver incontrato la sorella poco prima dell’omicidio. “Era disperata per Giovanni – ha spiegato -. Quando è stata uccisa ero con lei al telefono. Sentivo le sue urla e quelle dell’assassino”.
“Alessandra era molto bella – ha detto Stefania ricordando la sorella uccisa dall’ex fidanzato – era una persona semplice, a dispetto di quello che si può vedere dai social. Condividevamo molto, come se avessimo vissuto nella stessa casa. Ci raccontavamo la nostra quotidianità tutti i giorni: l’avevo spinta a conoscere un uomo, a lei non interessava dopo i problemi di salute dei nostri genitori”.
Kella Tribi.
Solo chi odiasse la vita.
Il bambino nel grembo materno è vivo, ha già tutto formato per venire al mondo, sente persino sensazioni. Unica cosa che gli manca è il respiro autonomo ,così com’è ancora legato al cordone ombelicale materno. Esce dall’ utero gli si taglia il cordone , e lui comincia a respirare autonomamente cioè per la prima volta i propri polmoni si riempiono di aria. Un qualche “buffetto” dato dalla ostetrica non è cattiveria ma agevolazione, stimolo al respiro aiutato dal pianto .E’ una cosa meravigliosa. Metaforicamente si capisce il concetto di “Spirito Santo”, “pneuma come è scritto in greco antico nel vangelo di S.Giovanni e tradotto in italiano come “vento” . Frasi come ” Nascere dallo Spirito Santo, fare entrare in noi lo Spirito santo non è un “lasciarsi portare da una parte e dall’altra” come “automi etero diretti” nossignori se mai è un “riempire i polmoni di vita; di Esso. Solo chi odiasse la vita . chi credesse al” Nulla” potrebbe pensarlo.
Paola Mars.