Padre Nostro.

Written By: bruno - Feb• 05•18

“Non ci indurre in tentazione” o,”non lasciarmi cadere nella tentazione”,la differenza in effetti è grande fra l’indurre,spingere,piuttosto che cadere,dove di solito si cade dall’alto verso il basso,qui evidentemente come perdita dell’aiuto Divino e quindi caduta verso il basso.Il Padre Nostro a quanto pare ha voluto una precisazione da parte dello stesso Pontefice,anche se già qualche cosa girava in quel senso da anni fra l’indurre e il lasciare.Da notare che spesso chi cade o precipita dall’alto sono proprio coloro che in alto stanno e compiono peccati che si vedono sopratutto ad occhio nudo e si vedono a dispetto di Dio e dei Santi.La cosa non sorprende poi tanto,anzi,si potrebbe definire,norma,normale che un potente,un potente peccando rimanga fisso nell’ alto,nell’alto fisso inamovibile,cioè senza precipitare,anche se è la sua Anima,la sua parte invisibile che precipita ma, di quella parte “invisibile” ognuno se ne frega,anche non volendosene fregare visto che ,il “peccatore”,il peccatore, come stella fissa del paccato,gode del suo stato e del suo indifferente peccare ma, corporalmente, rimane,indifferentemente in alto.Se avete qualche dubbio in merito leggete Dante Alighieri dove si dimostra che le cose di ieri sono esattamente uguali all’oggi,dove molti cadono per spinta o sono indotti in tentazione verso l’inferno (peccato) anche se ,ci sorge il dubbio che presto l’inferno ,correttamente interpretato non ha nessuna ragione di esistere anzi, non è mai esistito.

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